La sua apparizione alla fiera Tempo di Libri di Milano è stata accolta con un boato: Iris Ferrari è la nuova star del social network Musical.ly. Ha 1,5 milioni di follower che lei chiama, in gergo, «la mia famiglia di unicorni»: è a loro che la 15enne milanese ha dedicato il saggio Una di voi (appena uscito per Mondadori). L’app di cui Iris è reginetta è stata sviluppata in Cina nel 2014 e permette di condividere video in cui gli utenti mimano le canzoni con una specie di karaoke muto, a cui è possibile aggiungere effetti speciali o filtri. Leggenda vuole che i suoi fondatori abbiano avuto l’idea osservando in treno le attività più frequenti tra i teenager: ascoltare musica e scattarsi selfie. I numeri ne fanno il nuovo YouTube per giovanissimi: 200 milioni di utenti nel mondo, 4 milioni solo in Italia, il 70% ragazzine.

Dietro al successo ci sono i talent scout

La classifica dei “muser” più seguiti (così si chiamano gli utilizzatori di Musical.ly) si aggiorna quotidianamente in base ai like dei follower. Spesso dietro il loro successo ci sono agenzie e talent scout, come Francesco Facchinetti, cantante, conduttore e fondatore di Newco Management: «Iris mi ha colpito da subito per la sua freschezza, era diversa da tutte: acqua e sapone, spontanea, vera. Non si truccava, non cercava consensi. Aveva solo 1.000 follower ma tanto potenziale». Se in Musical.ly non si canta e non si parla, il talento dove sta? «È un talento mimico. Adesso sembra ancora strano, ma anche quando Chiara Ferragni ha iniziato a postare foto sul suo blog nessuno avrebbe scommesso su di lei». Facchinetti assicura che qualcuno ce la fa anche da solo «a patto di possedere qualcosa che ti rende speciale». E se al talento mimico puoi abbinarne un altro, meglio. Nel caso di Iris, la scrittura: «Nessun ghostwriter» assicura l’ex Dj Francesco.

Oltre al divertimento c’è il guadagno

Tra le star di Musical.ly c’è anche Marco Cellucci, 15 anni, altro muser in vetta alle classifiche grazie alla danza. Per lui il successo si è trasformato anche in un riscatto: «I coetanei mi prendevano in giro perché ballavo, adesso tutti fanno gli amiconi» rivela. Il suo consiglio per sfondare? «Divertirsi e rimanere se stessi». E magari aggiungere anche i guadagni. Se sei un muser famoso, le aziende fanno a gara per farti indossare i loro brand. E poi c’è Live.ly, la piattaforma collegata a Musical.ly che, durante le dirette, consente agli utenti di inviare ai muser preferiti i gift, adesivi a pagamento. Il premio è un ringraziamento dal vivo dal proprio divo o un duetto, cioè un montaggio che abbina un video del muser e quello di un fan. La texana D’Ann Godwin ha dichiarato di guadagnare 600 dollari per 45 minuti. E le “live” ogni quanto avvengono? «Eh, spesso» dice Cellucci, un libro in cantiere e il sogno di sfondare in un media che frequentano anche le nonne delle star del web: la tv.

I social amati dai ragazzi

Dei 7 miliardi di abitanti del mondo, ben 3 utilizzano i social network. Un esercito variegato che attraversa 5 continenti. Luca La Mesa, esperto di social, fa il punto: «Facebook, con oltre 2 miliardi di iscritti, continua a dominare lo scenario mondiale, anche se perde consensi tra gli under 25 e soprattutto nella fascia 12-17 anni» rivela. «Lo segue YouTube, tallonato da WhatsApp e Messenger. Instagram è a quota 800 milioni». Tra i ragazzini salgono piattaforme come Thiscrush e GroupMe, che permette di chattare simultaneamente con tutti gli amici: sono app frequentate solo da giovani ed evitano il cosiddetto “context collapse”, i contenuti visibili a tutti, genitori e insegnanti compresi.