Si è presentata con lo stesso tailleur che aveva indossato un anno fa, quando per la prima volta aveva presentato la mozione per mettere sotto impeachment il presidente uscente Donald Trump. Ora Nancy Pelosi, speaker della Camera degli Stati Uniti, ha annunciato la seconda procedura di impeachment a carico di Trump (l’unico presidente della storia americana a essere messo sotto accusa due volte) a causa dell’insurrezione al Campidoglio dello scorso 6 gennaio. Pelosi, ottant’anni portati divinamente, è stata recentemente rieletta per la terza volta speaker della Camera (lo era stata nei due anni precedenti e dal 2007 al 2011) ed è la prima donna ad aver occupato questo prestigioso ruolo negli Stati Uniti. «[Trump, ndr] deve andarsene. È un chiaro pericolo per il Paese che tutti amiamo e non mi fa affatto piacere dirlo, anzi mi spezza al cuore», ha dichiarato. Negli ultimi due anni Pelosi è stata tra le più strenue oppositrici di Trump, è celebre per la sua etica del lavoro e ha una lunga storia politica alle spalle, iniziata quando aveva 47 anni. Te la raccontiamo qui.
Una lunga carriera politica…
Classe 1940, Nancy Pelosi è cresciuta a Baltimora, nel Maryland, e ha respirato politica sin da ragazza. Suo padre, Thomas D’Alesandro Jr. (di origini italiane), è stato infatti un sindaco del Partito democratico e Pelosi è cresciuta aiutandolo a gestire i suoi contatti. Ha partecipato al suo primo congresso democratico all’età di 12 anni. Al college conosce il suo futuro marito, il banchiere Paul Pelosi, che sposa nel 1963, e con il quale ha avuto cinque figli. Quando l’ultimo figlio si iscrive all’università Pelosi, che non si è mai allontanata dalla politica e ha continuato a sostenere i Democratici, decide di mettersi in gioco in prima persona ed entrare in politica.
Nel 1976 lavora per la campagna presidenziale del governatore della California Jerry Brown e nel 1981 diventa presidente del partito Democratico per lo stato della California. Ben presto inizia a scalare i ranghi del partito, che le riconosce l’acume politico: nella sua lunga carriera si è fatta portavoce dei diritti delle persone omosessuali e della lotta all’Aids, quando questi argomenti erano considerati dei tabù, e nel 1994 è stata una delle promotrici della legge per il divieto delle armi d’assalto.
…costellata di traguardi storici
Nel 2001 diventa capogruppo, la prima donna a ricoprire la seconda carica all’interno del partito. Nel 2006 guida l’iniziativa che porterà i Democratici a riprendersi il Congresso, diventano l’anno dopo la prima donna Speaker of the House nella storia degli Stati Uniti. Nelle sue prime 100 ore da Speaker, Pelosi ha aumentato il salario minimo, promulgato il rapporto della commissione sull’11 settembre, posto fine a molti sussidi fiscali alle compagnie petrolifere e stabilito nuove regole sul lobbismo. È stata una supporter di Obama e della sua riforma sanitaria. Rimane in carica fino al 2011, quando viene sostituita da John Boenher. Il 3 gennaio 2019, dopo la vittoria nelle elezioni di metà termine e la conseguente riconquista dei Democratici del controllo sulla Camera dei Rappresentanti, viene rieletta Speaker, ruolo per cui è stata rieletta nel gennaio 2021.
La sua etica del lavoro e i conflitti con Donald Trump
Secondo quanto riporta Business Insider, «la sua etica del lavoro è leggendaria. Dorme poco, non beve caffè – preferisce l’acqua calda con il limone – fa le parole crociate del New York Times ogni giorno e spesso mangia il gelato a colazione». Negli ultimi anni, è diventata una delle principali oppositrici di Donald Trump, con il quale si è anche scontrata in un dibattito, divenuto celebre, sul muro in Messico. Nel 2017, ha guidato l’accusa della Camera contro la decisione di Trump di chiudere il programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), il programma stabilito dall’amministrazione Obama che permette agli immigrati irregolari arrivati negli Stati Uniti da bambini di non essere espulsi e di ottenere un permesso lavorativo.
È stata lei ad annunciare la prima procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump nel dicembre del 2019, quando l’ormai ex presidente è stato accusato di aver sollecitato l’Ucraina a investigare su Joe Biden. Ora è la volta del secondo impeachment: questa volta Trump è accusato di «incitamento all’insurrezione» per il suo ruolo nell’aver istigato l’attacco al Congresso del 6 gennaio.