“Francesco” resta in testa alla classifica dei bebè maschi, “Sofia” conquista la medaglia d’oro per le bimbe. E anche i genitori stranieri, in particolare cinesi, cominciano a scegliere nomi italiani. Ecco i nomi più amati dalle mamme e dai papà del nostro Paese. Li ha messi in fila l’Istat, in base alla diffusione, spulciando le iscrizioni all’anagrafe dei nati e delle nate nel 2015.
Il podio maschile
Tra i nomi per i maschi, su scala nazionale si conferma il primato del nome Francesco (8.763 piccoli, pari al 3.5 per cento del totale), che si è imposto nel 2013 e rafforzato “verosimilmente – sostengono i ricercatori dell’Istituto nazionale di statistica – in seguito alla elezione del pontefice” e all’apprezzamento per il papato.
Al secondo posto si piazza Alessandro (6.708, il 2.7 per cento), seguito da Mattia (6.402, cioè il 2.6 per cento).
Il podio femminile
Per i nomi femminili sul podio ci sono Sofia, Aurora e Giulia (che piacciono molto soprattutto a chi ama i nomi corti), che staccano nettamente tutti gli altri nomi, rispettivamente con 7.191, 6.687 e 6.222 preferenze (in percentuale 3.1, 2.9 e 2.7). Raccontano sempre gli esperti dell’Istat: “ Nonostante ci siano circa 30 mila nomi diversi per i maschi e altrettanti per le femmine (includendo sia i nomi semplici sia quelli composti), i primi 30 nomi coprono il 46 per cento di tutti i nomi attribuiti ai bambini e quasi il 40 per cento di quelli delle bambine”.
I primi 15
Nella top maschile, dopo i primi tre, in ordine figurano Lorenzo (6.389 neonati nel 2015), Leonardo (6.144), Andrea (6.047), Gabriele (5.469), Matteo (4.941), Tommaso (4.386), Riccardo (4.351), Davide (3.528), l’inossidabile Giuseppe (3.511), Edoardo (3.406), il classicissimo Antonio (3.232) e Federico (3.210) .
Per le bimbe, dal quarto al quindicesimo posto si trovano Giorgia (4.099), Alice (3.845), Martina (3.743), Emma (3.690), Greta (3.676), Chiara (3.516), l’evergreen Anna (3.322), Sara (3.205), Ginevra (2.940), Gaia (2.889), Beatrice (2.674) e Noemi (2.669).
Le scelte nelle regioni
La scelta del nome a volte resta legata alla cultura, alla religione (nomi di santi, di patroni), alla famiglia e alle tradizioni radicate nei singoli territori. Altre volte sembra condizionata dalle mode del momento, dalla tv, dal cinema o da personaggi vip. E così il quadro delle preferenze cambia a seconda della zona presa in considerazione, oltre che del momento storico.
Francesco è il primo nome in 9 regioni italiane, tutte del Centro-Sud (Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna). Alessandro, la medaglia d’argento nazionale, è primo a livello regionale solo in Emilia Romagna e nelle Marche.
Leonardo, quinto nella graduatoria globale, ha il primato in 5 regioni, tutte del Nord Italia (Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria).
Il nome Giuseppe, che fu per anni saldamente al primo posto in Sicilia e nel 2014 venne superato da Francesco, torna in vetta nell’isola.
Nella provincia autonoma di Bolzano vince Lukas, in quella di Trento è Davide a dominare.
Sofia è il nome più diffuso in più della metà delle regioni italiane (14) e prima scelta in tutte le regioni del Centro-Nord. Fa eccezione, nel Settentrione, unicamente, la provincia autonoma di Bolzano, dove prevale Anna.
Campania, Puglia, Sicilia e Calabria amano di più Aurora, in Molise e Basilicata va per la maggiore Francesca.
ll nome Giulia, secondo nel 2014 e per lungo tempo, nel 2015 non figura come prima scelta in alcuna regione italiana, pure essendo terzo assoluto.
I nomi per bimbe e bimbi stranieri
I bimbi stranieri nati da genitori residenti in Italia si chiamano, in ordine di ricorrenza e diffusione del nome, Adam, Youssef e Rayan, ma anche Matteo, Alessandro, Davide e Mattia.
Per le bambine il record numerico è di Sara, seguita da Sofia, Aurora e Malak.
Le preferenze di mamma e papà si differenziano a seconda della provenienza. Le persone cinesi, ad esempio, tendono a dare ai figli un nome diffuso nel nostro Paese, più che uno tradizionale. E così abbiamo tanti Kimi, Kevin, Matteo e molti Federico, Luca e Andrea. Il nome più frequente scelto per le bambine è Emily, seguito da Sofia, Angela e Elena.
Comportamento diverso, invece, per i genitori del Marocco: per i figli, dice sempre l’Istat, raramente prediligono nomi non legati alle tradizioni dell’area d’origine.
Ecco come scoprire i nomi più diffusi
L’Istituto di statistica, oltre a produrre i report sui nomi, mette a disposizione dei genitori in attesa un altro strumento. Online, con pochi clic, è possibile sapere quanto sono diffusi in Italia i nomi entrati nella rosa dei preferiti per la creatura in arrivo (istat.it/it/prodotti/contenuti-interattivi/calcolatori/nomi), a partire dal 1999.
Per gli Enea, ad esempio, c’è stato un boom: da 66 nel 1999 a 888 dell’anno scorso. Ciro tiene, con 382 bebè nel 2015. I Natale, invece, sono stati solo 24. Le piccole Maria sono crollate da 2.315 del 1999 a 1.597 dell’anno scorso. Nel 1999 le baby Chanel si contavano sulle dita di una mano, nel 2015 sono state chiamate così 205 neonate. In contemporanea un nome tradizionale come Carmela è precipitato da 552 ricorrenze a 141.
Il calo delle nascite
I ricercatori, dati alla mano, fanno anche il punto sull’andamento della natalità. Nel 2015 sono stati iscritti in anagrafe 485.780 nuovi nati, quasi 17 mila in meno rispetto al 2014, a conferma della tendenza alla diminuzione della maternità. Il calo viene attribuito principalmente alle coppie di genitori italiani, i cui figli scendono a 385.014 nel 2015 (oltre 95 mila in meno negli ultimi sette anni). “Ciò avviene – è l’analisi degli esperti – perché le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno numerose e allo stesso tempo mostrano una propensione ad avere figli sempre più bassa”.
Non solo. “La flessione dei nati è in parte effetto del forte calo della nuzialità registrato nello stesso periodo (circa 52 mila nozze in meno tra il 2008 e il 2015). I nati all’interno del matrimonio continuano a diminuire sensibilmente, nel 2015 sono 346.169 (quasi -120 mila in soli sette anni)”. Sono invece in crescita, ancora, i bimbi nati da genitori non sposati (quasi 140 mila nel 2015): rappresentano il 28,7 del totale su scala nazionale e più del 31 per cento al Centro-Nord.
Meno nascite anche tra coppie miste e stranieri
Per il secondo anno consecutivo scende il numero di nati con almeno un genitore straniero: sono quasi 101 mila nel 2015, pari al 20,7 per cento del totale dei nati a livello medio nazionale (circa il 29 per cento nel Nord e solo l’8 per cento nel Mezzogiorno).
Continua anche il calo dei nati da genitori entrambi stranieri. Nel 2015 passano a 72.096 (quasi 3 mila in meno rispetto al 2014) ed in leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite (pari al 14,8 per cento).
L’età media delle mamme
L’8,3 per cento dei nati nel 2015 ha una madre di almeno 40 anni, il 10,3 per cento una mamma sotto i 25 anni di età. La posticipazione della maternità è molto accentuata per donne italiane: il 9,3 per cento ha più di 40 anni, tasso che supera quello delle madri under 25 (8,2%).
Prosegue la diminuzione della fecondità in atto dal 2010. Il numero medio di figli per donna scende a 1,35 (1,46 nel 2010). Le donne italiane hanno in media 1,27 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,94 (2,43 nel 2010).