Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso, relazioni affettive. Ogni settimana pubblichiamo le sue risposte, online e sulla carta: se anche tu vuoi scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it
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Cara Chiara, il mio compagno mi riempie di attenzioni in ogni ambito, a eccezione di uno: non si interessa minimamente del mio lavoro. Sarà forse perché le nostre professioni ci dividono: io sono medico, lui è bancario, e di medicina non capisce assolutamente nulla. Ciò che mi fa soffrire è il fatto che non si sforza neppure. Non una domanda, non un po’ di curiosità. È come se un’intera fetta (una fetta importantissima, fondamentale della mia vita) gli fosse estranea e indifferente. Come posso sentirmi apprezzata e capita, se non ha la minima idea di ciò di cui mi occupo, delle lotte che affronto quando non siamo insieme, degli articoli, dei congressi, delle difficoltà, delle sfide? «Tutto bene?» mi chiede solo. E giorno dopo giorno mi sento sempre più lontana.
(L.)
Cara L., innanzi tutto credimi: sarebbero tante le donne a cui non dispiacerebbe essere amate non per quello che fanno o per il loro ruolo sociale e professionale, ma per quello che sono. Però, certo, tu mi risponderai che anche quello che fai ormai è parte di te. Ma non sarà forse che il tuo mondo, più che non interessargli, gli riesce incomprensibile? Non sarà che forse ha difficoltà anche a farti la domanda giusta, semplicemente perché non sa che cosa si discuta in un congresso, in che cosa consista un articolo scientifico, per non parlare di cosa voglia dire? E allora, è facile: inizia tu. Coinvolgilo, spiegagli, raccontagli… Prendilo per mano, e fagli conoscere il tuo mondo. Alla fine potrebbe conoscere una L. per lui insospettabile, e forse amarti ancor di più.
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