A pronunciare la frase, non era un abitante del Veneto ma il bellissimo Brandon Lee nel film il Corvo. Se a pronunciarla fosse stato un abitante del Veneto, in verità, l’avrebbe cambiata in “non può esserci nebbia per sempre… forse…”.

Da novembre 2015 ad oggi, qui nella mia zona, abbiamo avuto quasi sessanta giorni di nebbia totale quotidiana (sì, li ho contati), alternati ad una quindicina di giorni di sole e, intercalati da giorni di pioggia non troppo convinta, che più che liberare il cielo dalla “cappa di umidità” hanno sortito l’effetto contrario.

Vivere a lungo immersi in un clima uggioso può mettere alla prova. Scherzosamente al bar o in giro l’augurio invece di essere “stammi bene” è diventato “speriamo di rivedere il sole”. Insomma ci siamo sentiti tutti un po’ più uniti nel mal comune, mezzo gaudio. Eppure questo lungo periodo di grigio ha avuto dei risvolti davvero interessanti e ho imparato cose che non scorderò più.

 

UNA LEZIONE TRATTA NEL MALTEMPO

La nebbia sembra provocare una momentanea paralisi nelle nostre attività.

C’è nebbia… non esco. C’è nebbia… ci vediamo un’altra volta. C’è nebbia… uffa.

Poi la nebbia si alza, pioviggina e la storia ricomincia con alcune varianti.

Piove… dove diamine stendo la biancheria? Piove… dov’è l’ombrello? Piove… ma finirà prima o poi?

 

Tutto diventa complicato e difficile. Poi una sera, ti trovi ad uscire nella pioggia senza ombrello e ti rendi conto che non è poi così terribile bagnarsi. Oppure dopo una settimana di nebbia, decidi che uscirai lo stesso a camminare anche se c’è il 90% di umidità e scopri la bellezza di un’atmosfera avvolta nel mistero.

Qualcosa scatta dentro di te e ti trovi a pensare come se fosse la cosa più naturale del mondo:

C’è nebbia… piove… e allora?

Il brutto tempo smette di influire su di te, e lo vivi, così com’è. Ti rendi conto che la vita continua con la stessa facilità di quando c’è bel tempo, solo a una velocità diversa.

 

SONO SOTTO LA PIOGGIA… e ALLORA?

Se in questo momento della tua vita sei sotto la pioggia o nella nebbia e tutto è grigio, non ti auguro che torni il sole, perché sicuramente accadrà prima o poi.

Ti auguro invece di poter provare quella rinfrescante sensazione che fa breccia dentro di te quando sei sotto la pioggia con lo sguardo basso e l’ombrello stretto e un istante dopo, non sai perché, ma chiudi l’ombrello, alzi la testa al cielo e lasci che la pioggia cada su di te in tutta la sua bellezza.

E finalmente senti vere per te le parole “Sono sotto la pioggia… e allora?”

Ciao ragazza di ogni età

… buon weekend dalla tua coach,
Chiara