Un’altra polemica che riguarda il modo in cui le donne si vestono nello sport professionistico. Questa volta si tratta delle atlete della Nazionale di pallamano norvegese che, durante la partita contro la Spagna dei campionati europei che si sono recentemente tenuti a Varna, in Bulgaria, hanno deciso di indossare dei pantaloncini aderenti al posto dello slip del bikini. Risultato? Multa da 150 euro per ognuna di loro (per un totale di 1500 euro, che verrano pagati dalla Federazione di pallamano norvegese) e richiamo della Federazione internazionale di pallamano poiché il regolamento ufficiale prevede che le atlete debbano indossare slip del bikini con una vestibilità aderente e tagliati con un angolo verso l’alto verso la parte superiore della gamba, con l’altezza della stoffa sul fianco non superiore ai dieci centimetri.
Gli uomini invece possono indossare canottiera e pantaloncini che arrivano sotto il ginocchio a condizione che non siano troppo larghi. «Non vedo perché non possiamo giocare in pantaloncini», ha detto al New York Times Martine Welfler, una delle giocatrici norvegesi, «In un momento storico in cui si fa così tanto bodyshaming e cose del genere, [come atleta, ndr] dovresti avere la possibilità di coprirti un po’ di più quando giochi». Non è la prima volta che la Norvegia si lamenta di queste regole, considerate da molti arbitrarie se non apertamente sessiste: già nel 2006, come ha fatto notare il presidente della Federazione norvegese Kare Geir Lio, la Nazionale del Paese scandinavo aveva fatto richiesta per far sì che le atlete avessero altre opzioni oltre agli slip del bikini.
Non è la prima volta che la Norvegia si lamenta dell’obbligo del bikini…
Nella lettera invita alla Federazione internazionale di pallamano nel 2006, i funzionari norvegesi sostenevano che l’obbligo per le donne di indossare lo slip del bikini fosse insensibile alle norme culturali di alcuni Paesi e che spesso crea dell’imbarazzo per quelle atlete che non vogliono esporre così tanto il proprio corpo. Inoltre, si chiedeva di tener conto che nella pallamano, uno sport che combina elementi di calcio e di basket, ai portieri dovrebbe essere permesso di indossare divise meno “rivelatrici” perché usano tutte le parti del loro corpo per bloccare i colpi. «Le donne dovrebbero avere il diritto di avere un’uniforme che ritengono sia adatta per esibirsi nel loro sport», ha ribadito Lio.
… ma per ora le regole non cambiano
Rispondendo alla questione, il portavoce della Federazione europea di pallamano Thomas Schoeneich ha dichiarato che l’organizzazione ha semplicemente applicato le regole stabilite dalla Federazione internazionale e che «Il cambiamento può avvenire solo a livello della Federazione internazionale di pallamano», ma non sembra qualcosa che avverrà nell’immediato. La portavoce della Federazione internazionale di pallamano Jessica Rockstroh, infatti, ha affermato che in questo momento l’attenzione dell’organizzazione è sulle Olimpiadi di Tokyo e non sulle uniformi. Ha anche detto che l’organizzazione non aveva ricevuto reclami ufficiali in precedenza, per poi aggiungere che la Norvegia era l’unico Paese che si era ufficialmente lamentato e che «A livello globale sappiamo che ad altri Paesi piace giocare in bikini, ad esempio, specialmente in Sud America».
Qui su Donna Moderna abbiamo parlato più volte del problema dell’ipersessualizzazione del corpo delle donne nello sport e delle questioni che possono sollevare le regole che stabiliscono cosa un’atleta indossa nel momento della gara. Lo scorso maggio, ad esempio, la ginnasta tedesca Sarah Voss aveva fatto molto parlare di sé per aver scelto di indossare una tuta intera al posto del body, ma in quel caso non c’era nessun divieto nel regolamento ufficiale che le impedisse di farlo, come ci avevano spiegato delle esperte. Per quanto riguarda la pallamano, invece, la regola c’è e la richiesta delle atlete norvegesi non sembra affatto così fuori misura: appurato che un cambiamento nella divisa non inferisca con la performance, come in effetti non succede in questo caso, perché i maschi possono usare i pantaloncini e loro no? Non dovremmo neanche discuterne.