D’estate capita di frequente che per andare al mare e raggiungere la riva si debba attraversare uno stabilimento balneare. E capita che il bagnino riprenda le persone, dicendo che non possono passare liberamente di lì. Eppure la battigia è di tutti.
Abbiamo interpellato gli esperti dello sportello Turismo dell’Unione nazionale consumatori (www.consumatori.it/sportelloturismo- viaggi). «Alla battigia può accedere chiunque» rispondono. «Lo sostiene la legge numero 217 del 2011, che all’art. 11 stabilisce che esiste “il diritto libero e gratuito di accesso e fruizione alla battigia, anche ai fini di balneazione”. I titolari degli stabilimenti balneari devono garantire a tutti gratuitamente la possibilità di raggiungere la striscia di sabbia di 5 metri che parte dall’infrangersi dell’onda. In caso di problemi ci si può rivolgere alla polizia municipale o alla capitaneria di porto.
Una volta raggiunta la riva, però, non si possono piantare ombrelloni o stendere asciugamani (vanno posizionati nelle cosiddette spiagge libere). Per legge la battigia deve essere lasciata libera per questioni di sicurezza, in modo da non ostacolare il passaggio di eventuali mezzi di soccorso.
Accessibilità per tutti
Nella sezione “Viaggi e tempo libero” di superabile.it, il portale sulla disabilità dell’Inail (tel. 800810810), si trovano informazioni sulle spiagge accessibili ai disabili. Gli esperti dell’Inail forniscono anche un elenco degli stabilimenti che danno in comodato d’uso speciali sedie a rotelle per la spiaggia. Sono dispositivi che permettono di non sprofondare nella sabbia e di muoversi liberamente in spiaggia e in acqua.