Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso, relazioni affettive. Ogni settimana pubblichiamo le sue risposte, online e sulla carta: se anche tu vuoi scriverle, manda una mail a [email protected]
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Cara Chiara, quasi 2 anni fa ho incontrato lui. Finalmente un ragazzo che sembrava potesse darmi quello che tanto aspettavo. Mi ha travolto con la forza di un uragano, mi sono sentita finalmente parte di una relazione appagante da ogni punto di vista. Parlavamo di progetti futuri, ci promettevamo, prima di addormentarci abbracciati, tutto l’amore che potevamo darci, per sempre. Dopo quasi un anno insieme, lui ha trovato lavoro in un’altra città, ma io non ho potuto seguirlo. Siamo stati costretti a una relazione a distanza in cui, dopo i primi mesi ancora paradisiaci, lui è diventato sempre più insicuro, confuso, insofferente, sfuggente, infine incomprensibile. Dopo un anno e mezzo mi ha lasciata, confessandomi di avermi tradita nell’ultimo mese di relazione e di essersi legato a una sua collega di lavoro «senza nemmeno essersi reso conto di come sia stato possibile». Tutto quello in cui credevo, che avevo faticosamente costruito, mi è sembrato all’improvviso una crudele bugia. Sono passati 2 mesi da quel giorno e ancora mi chiedo perché. Perché mi ha tradita? Perché ha scelto di tradire noi, la nostra storia, tutto ciò che eravamo? Forse per lui io non sono stata cosi importante, forse ho immaginato ogni cosa. Come ho fatto a essere dimenticata? Dimmelo tu, se puoi…
(Anonima)
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