In provincia di Napoli alcuni turisti sono stati “perquisiti” dal gestore di uno stabilimento balneare, che vietava panini e bevande in spiaggia.

I gestori non sono proprietari della spiaggia

In realtà i gestori degli stabilimenti non possono impedire ai clienti di portare sotto l’ombrellone cibo o bevande, anche se loro stessi offrono il servizio di ristorazione. E questo perché sono semplicemente detentori di una concessione statale, non i proprietari di quella porzione di spiaggia.

Non esiste una legge che vieti o consenta di mangiare in spiaggia

A spiegarlo è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. «È una regola che si è dato qualche stabilimento, ma non esiste una legge che lo preveda» spiega. «I clienti, però, devono rispettare il decoro della spiaggia evitando, per esempio, tavolate o tegami di pasta al forno sotto l’ombrellone».

Che fare se un cartello vieta di mangiare?

Ma cosa fare se si trova un cartello che esplicita il divieto o se si viene “ripresi” dal bagnino? Non sono previste multe o sanzioni specifiche, ma possiamo fare presente al gestore dello stabilimento che è un nostro diritto mangiare in spiaggia. «Se non funziona, possiamo rivolgerci alla Capitaneria di Porto, oppure alla polizia municipale. È anche consigliabile documentare l’accaduto, se si riesce, con foto e video, per poter fare una segnalazione all’Antitrust, in modo che avvii un’istruttoria per pratica commerciale scorretta. C’è infine la possibilità di fare una recensione negativa sui social».
Da sapere Anche se non sei cliente di uno stabilimento, hai diritto a entrare gratuitamente per accedere alla battigia e fare il bagno.