Domenica 7 febbraio, Papa Francesco ha nominato due nuovi sotto-segretari del Sinodo dei Vescovi: padre Luis Marín de San Martín, finora Assistente Generale dell’Ordine di S. Agostino, elevato in pari tempo alla Sede titolare di Suliana, e suor Nathalie Becquart, già Direttrice del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza dei Vescovi di Francia. Becquart è la prima donna a ricoprire l’incarico all’interno dell’istituzione, che ha il compito di aiutare e consigliare il Papa nel governo della Chiesa cattolica, e soprattutto la prima a esercitare il diritto di voto. Si tratta di una grande novità per la Chiesa, visto che sin dalla sua fondazione nel 1965 per volere di Papa Paolo VI, nel Sinodo avevano potuto votare esclusivamente i vescovi. Alcune donne nel corso degli anni erano state uditrici e avevano avuto la facoltà di intervenire nell’assemblea, ma mai di votare.
La notizia fa seguito alle aperture annunciate all’inizio dell’anno, quando Papa Francesco ha modificato la legge per consentire alle donne di servire come lettori di liturgie, ministranti e per distribuire la comunione. Nel decreto, il Papa ha chiarito che i vescovi conservatori che non potranno bloccare le donne dallo svolgere quei ruoli, cosa che di fatto succede già in moltissime diocesi, ma ha anche sottolineato che quei ruoli erano «essenzialmente distinti dal ministero ordinato» e non erano un precursore automatico al sacerdozio femminile. Nel decreto, che si chiama “Spiritus Domini”, Francesco ha affermato di aver agito dopo una riflessione teologica e di aver voluto così portare alle donne che svolgono quelle funzioni «stabilità e pubblico riconoscimento».
Chi è suor Nathalie Becquart
Suor Nathalie Becquart è nata nel 1969 a Fontainebleau in Francia, si è diplomata all’École des hautes études commerciales de Paris (HEC Paris), ha studiato filosofia e teologia al Centre Sèvres – Facultés jésuites de Paris, sociologia all’École des hautes études en sciences sociales (EHESS) della stessa città e si è specializzata in Ecclesiologia con ricerca sulla sinodalità al Boston College School of Theology and Ministry (Stati Uniti d’America). Nell’agosto del 1995 è entrata nell’Istituito La Xavière, Missionnaires du Christ Jésus. Nel 2005 ha emesso i voti perpetui. Ha quindi ricoperto diversi incarichi nell’ambito del marketing e nella formazione dei giovani: è stata infatti direttrice spirituale della Rete della Gioventù Ignaziana in Francia, coordinatore nazionale del programma di scout per i giovani provenienti da zone urbane e multiculturali e, dal 2012 al 2018, direttrice del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei Giovani e per le Vocazioni (SNEJV) presso la Conferenza Episcopale Francese.
Sempre più donne nella Chiesa di Bergoglio…
Dopo varie nomine femminili in ruoli apicali stabilite negli ultimi mesi, lo scorso agosto papa Francesco aveva nominato nel Consiglio per l’Economia sei donne, laiche, scelte tra docenti universitarie e manager di primo piano del mondo della finanza. Sono entrate infatti nel Consiglio che si occupa degli affari economici della Santa Sede Charlotte Kreuter-Kirchhof, Eva Castillo Sanz, Leslie Jane Ferrar, Marija Kolak, María Concepción Osákar Garaicoechea e Ruth Maria Kelly. Il Consiglio, istituito da Bergoglio nel 2014 per vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie della Santa Sede e del Vaticano, è guidato dal cardinale tedesco Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera e Frisinga. L’Organismo è formato da quindici membri, otto dei quali sono scelti tra cardinali e vescovi.
… un’apertura al sacerdozio femminile?
Parallelamente, il Papa ha istituito una commissione per studiare la storia delle donne diacono nei primi secoli della Chiesa cattolica, una mossa che sostenitori del diaconato femminile sperano possa portare, in futuro, al sacerdozio delle donne. I diaconi, come i sacerdoti, sono ministri ordinati e, come nel sacerdozio, sono oggi tutti uomini. Non celebrano la messa ma possono predicare, insegnare nel nome della Chiesa, battezzare e organizzare matrimoni, veglie e funerali e persino gestire una parrocchia con il permesso di un vescovo. Nell’ottobre del 2019, il network di donne cattoliche e laiche Voices of Faith aveva lanciato l’iniziativa #votesforcatholicwomen per rivendicare la presenza delle donne nei ruoli decisionali della Chiesa Cattolica e avanzato delle proposte di riforma dell’istituzione millenaria: a due anni di distanza, qualcosa inizia a cambiare.