Estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico. È questa la proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dopo l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un docente verificatosi a Casarano, in provincia di Lecce.
«Vieni a spaccare la faccia al prof»
Il fatto è accaduto a dicembre, ma è stato reso noto solo nei giorni scorsi. Il professor Sergio Manni, 65 anni, ha denunciato di avere subito una aggressione da parte del padre e del fratello di uno studente nella scuola secondaria di secondo grado dove insegna. Secondo quanto reso noto, il docente aveva scritto una nota sul comportamento del ragazzo, in precedenza già sospeso. Per tutta risposta, lo studente avrebbe chiamato il padre dicendogli: «Vieni a spaccare la faccia al professore».
La telefonata ha avuto un seguito: il padre e il fratello del ragazzo sono arrivati a scuola e hanno iniziato a urlare contro il professore, minacciandolo. Padre e figlio maggiore avrebbero poi tentato di fare irruzione nell’ufficio del preside. Il professore aggredito si è rifugiato in bagno e ha chiamato il 112. La polizia locale, arrivata sul posto, ha identificato i tre e ha accompagnato il professore all’auto, scortandolo fino all’uscita del paese.
Prof aggrediti: la reazione del ministro
L’episodio ha suscitato grande indignazione. Da qui la decisione di Valditara di telefonare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato per chi compie atti di questo genere. «Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione», ha reso noto Valditara, «il Governo e il ministro dell’Istruzione e del Merito sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni».
Il titolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha anche telefonato al dirigente scolastico della scuola dove è avvenuto l’episodio, per informarsi sulle condizioni di salute del professore aggredito. Per i docenti il ministero dell’Istruzione ha già previsto la difesa legale e in casi gravi che lo Stato si costituisca parte civile nei confronti dell’aggressore, chiedendo i danni.
Sempre più prof aggrediti nelle scuole italiane
Nel 2024 il Parlamento aveva già approvato una legge che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico. Ma questo non è bastato a ridurre gli episodi. Infatti, i casi di aggressione al personale scolastico dall’inizio dell’anno sono già stati oltre venti.
I numeri sono in crescita: nel 2022-2023 si erano contate 36 aggressioni. Lo scorso anno sono state 68, tra cui anche il caso di una docente aggredita a Varese. Da qui la volontà di intervenire con misure più drastiche.