Gentile redazione, scrivo a voi perché sono disperato. A 48 anni, quando pensavo che la mia bella corazza ormai mi proteggesse dalla vita, mi sono innamorato di una donna falsa, che mi ha ingannato e mi ha nascosto fino all’ultimo di essere una escort.
Ho deciso di scrivere a voi perché voglio che diciate alle donne che gli uomini non sono tutti uguali, che non sono tutti farabutti, insensibili e cinici. Ci sono anche uomini come me, che soffrono per amore a causa di donne senza cuore e bugiarde.
Non credo di essere così ingenuo da non aver colto dei segnali, se lei me li avesse lanciati. Ma credetemi, non avrei potuto accorgermene in alcun modo. Lei è una donna normale, più grande di me, una bella donna ma per niente appariscente. Io, per parte mia, ne ho passate tante finora: ho attraversato una separazione complicata, ho due figli piccoli, un lavoro che mi impegna tantissimo. Insomma, non sono proprio di primo pelo, non sono un ragazzino che si lascia prendere in giro dalla donna matura. Eppure ci sono cascato. Le dicevo sempre: “Guarda che io non cerco sesso, voglio una relazione vera. Cerco l’amore, una persona con cui condividere emozioni ed esperienze. Non mi ingannare”.
Lei mi diceva che a causa del suo lavoro, che la porta spesso all’estero, non avrebbe potuto permettersi una relazione. E io l’avevo accettato. Avevo accettato con la speranza che magari, col tempo, le cose sarebbero cambiate. Non mi ha mai detto che mi amava, però io lo sentivo. Ci sono quelle persone che non sono capaci di esprimere i propri sentimenti, mi dicevo. E lei sarà una di queste. Non posso pensare che le sensazioni che abbiamo provato insieme, per lei fossero solo fisiche. Non ci credo. Non credo che sia stata così abile da fingere tutto. Quando la accarezzavo, io sentivo di sfiorare la sua anima. Non ridete, non datemi del bambino, del cretino. Ma io la sentivo pura, indifesa, un cuore da proteggere. Possibile che mi sia sbagliato così?
Non lo so. Però poteva semplicemente dirmelo prima. Perché ha aspettato che mi innamorassi? Perché ha lasciato che io mollassi le mie resistenze per pugnalarmi? Volevo solo chiarezza e sincerità. Bastava parlare, e sarei sparito prima. Invece non è stata capace neanche di dirmelo in faccia: me l’ha detto di spalle, girata nel letto, dopo aver fatto l’amore.
Io sono morto dentro. Non sono riuscito a dire nulla. Me ne sono andato e l’ho lasciata lì, poi in macchina ho urlato come un pazzo. Ma come, chiedo a voi, come si fa a prendere in giro un uomo che cerca solo l’amore? Voi donne vi lamentate che incontrate solo maschi disposti a far sesso, che è difficile costruire una relazione basata su rispetto e fiducia. Ma scusate, si parla tanto di femminicidio, ma anche voi donne in questo modo ci uccidete. Penso che solo voi siate capaci di ingannare così, di essere così subdole e infide, di usare freddamente tanta finezza mentale per dissimulare la realtà. Noi uomini no, non ce la facciamo. Vi facciamo del male anche noi, ce ne facciamo a vicenda, ma questa freddezza, questa pianificazione gelida e asettica, in un uomo io non l’ho mai vista.
Mi direte – e me lo sono detto anch’io – che se la amassi davvero accetterei il suo lavoro. In fondo, anche le pornostar sono sposate. Ma io non ce la faccio. Avete visto il film Moulin Rouge? Io sono come Christian. Anche per me, “quando l’amore si dà al miglior offerente, non può esserci fiducia, e senza fiducia non c’è amore”. Insomma, l’idea che lei mentre non è con me è tra le braccia di altri uomini, mi fa impazzire. Non sono pronto ad accettare questo. E certamente lei non sarebbe disposta a lasciare la sua “attività”, che da quanto posso capire adesso fa per pura scelta, senza essere costretta da nessuno.
L’unica consolazione è che, dopo una giornata passata con altri, per stare alla sera con me, doveva davvero volerlo. Quindi del bene me l’ha voluto, del sentimento c’era, in fondo. Però mi sento tradito come non mai. Peggio forse che in una storia “normale” perché lei ha giocato sporco fin dall’inizio.
Ora vado dallo psicologo. La mia colpa è stata quella di lasciarmi andare troppo, di credere in questa relazione perché era quello che stavo cercando. E l’ho vista anche dove non c’era. Lavorerò su questo. Ma non so se riuscirò a fidarmi ancora di voi donne. E non so, in futuro, cosa raccontare di voi donne ai miei figli.