Nel mondo di oggi, in cui gli smartphone sono diventati un’estensione del nostro corpo, pochi si rendono conto del pericolo silenzioso che portiamo con noi a letto ogni sera. Oltre agli effetti già noti della luce blu, che interferisce con il sonno, un nuovo allarme proviene dai batteri presenti sui nostri telefoni, spesso trascurati ma potenzialmente dannosi per la salute.
Lo smartphone è un covo di batteri
Secondo un sondaggio condotto da YouGov, circa il 74% dei britannici tiene il proprio smartphone accanto a sé durante la notte, senza sapere che questo dispositivo può essere un vero e proprio serbatoio di batteri. Infatti, si stima che i telefoni trasportino dieci volte più batteri rispetto alla maggior parte dei sedili del water. Tra i batteri più comuni ritrovati sui cellulari c’è il Pseudomonas aeruginosa, un batterio presente anche nelle feci degli scarafaggi, che può causare infezioni della pelle, problemi respiratori e, in casi gravi, sepsi.
In molti non puliscono lo smartphone
Un sondaggio condotto da MattressNextDay ha rilevato che il 51% delle persone non pulisce mai il proprio telefono con prodotti antibatterici, e il 10% lo fa solo una volta all’anno. Considerando che tocchiamo il telefono migliaia di volte al giorno, il rischio di trasferire questi germi al viso e, di conseguenza, al letto è altissimo.
Smartphone a letto: un ambiente ideale per i batteri
Portare lo smartphone a letto, soprattutto in un ambiente caldo come sotto le coperte o sotto il cuscino, crea condizioni ideali per la proliferazione dei batteri. Come spiega Martin Sealey, CEO di MattressNextDay, «il letto dovrebbe essere un santuario per il riposo, non un terreno fertile per batteri potenzialmente dannosi». Questo ambiente, caratterizzato da temperature più alte, favorisce la moltiplicazione di germi e batteri, aumentando i rischi per la salute.
La pulizia: un’abitudine essenziale
La buona notizia è che esistono soluzioni semplici per ridurre il rischio di infezione. Apple, ad esempio, consiglia l’uso di salviette con alcol isopropilico al 70% o di salviette antibatteriche per pulire correttamente il telefono. Igenizzare regolarmente lo smartphone, soprattutto dopo averlo portato in ambienti sporchi come i mezzi pubblici o il bagno, può ridurre significativamente la quantità di batteri. Inoltre, è importante ricordare che i telefoni non sono gli unici dispositivi a cui prestare attenzione: anche smartwatch e fitness tracker possono accumulare batteri, specialmente se indossati durante l’esercizio fisico.