Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a [email protected]
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Cara Chiara,
sono una ragazza di 29 anni. Mi sono laureata subito, con tanti sogni e progetti in testa. Solo che poi qualcosa è cambiato. Mi sono riscoperta fragile, sola, insicura, senza certezze. Problemi di salute, il Covid… Mi immaginavo un’altra vita. Sono fidanzata da più di 10 anni e, se chiudo gli occhi, quello che vorrei è svegliarmi in un appartamento mio, con un lavoro non precario e l’inizio di un progetto di vita e famiglia con lui, avere dei bimbi. Pensieri che negli ultimi anni si sono fatti sempre più insistenti. Non abitiamo insieme, e inizia a pesarmi. Ma poi guardo in faccia la realtà, i soldi che non bastano mai, ogni progetto che scompare.
Mi guardo allo specchio, triste, delusa, e questo mi fa stare male.
Eleonora
Cara Eleonora,
grazie per questo sfogo, per questa pagina intima che rimarca le attese inascoltate di un’intera generazione. Vi era stata promessa la realizzazione se vi foste laureati, la casa se vi foste dati da fare, la famiglia se aveste calcolato bene le due equazioni precedenti. Ma non è stato così. Vorrei avere una formula magica per ricaricare la vostra autostima, modificare l’epilogo di una storia che da qualche parte, e ingiustamente, si è inceppata. Lasciare ai margini una generazione vulnerabile e preparata può solo produrre altre schiere di “giovani infelici”, per dirla con Pasolini. E allora inventatevelo voi lo spazio che vi viene negato, provate a costruirla voi un’identità dentro cui restare.
Non lasciate che la delusione si mangi il tempo, ancora lungo, che vi resta. Siate creativi sempre un po’ di più di quanto siete, legittimamente, esausti. Non lo immagini quanto io sia con voi, al punto che in questi mesi sto dando vita a un’Accademia di Orientamento Creativo dedicata ad accogliere e aiutare chi desidera intercettare la voce profonda delle sue potenzialità per ostinarsi a vivere la propria vita, anziché finire per avere la sensazione di subirla. Voce che purtroppo rischia di venire silenziata da delusioni come quelle che mi racconti. Non permettere che accada.
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Chiara Gamberale è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Il suo ultimo libro è Il grembo paterno (Feltrinelli)