«Quando faccio sport, indosso un reggiseno normale. Anzi, per essere più comoda, scelgo proprio uno di quelli più vecchi». Lo dici anche tu? Allora questo articolo fa proprio per te. E non pensare di essere un’eccezione: anche io fino a qualche anno fa non mi ero mai posta il problema di indossare un bra sportivo. Ma poi ho capito la differenza: è successo nel momento in cui ho iniziato a fare CrossFit, un’attività sportiva ad alta intensità, dove alterni pesi, salti, esercizi alla sbarra e corsa.
Perché serve il reggiseno tecnico
Un reggiseno tecnico comunque è fondamentale sempre, anche se pratichi yoga, Pilates, o fai solo la cyclette. Ce lo spiega bene Sara Compagni, trainer, a Milano e online, e massoterapista (@postura.da.paura). «Il seno è composto da grasso, ghiandole mammarie e fasce di tessuto connettivo, chiamate “legamenti di Cooper”, che lo modellano e lo sostengono e, in base all’età, al peso e altri fattori, ne determinano la tonicità. Immaginali come tanti fili che, quando fai sport, vengono tirati, strattonati e sottoposti a sollecitazioni continue». Quindi, indossare un reggiseno normale (ma anche uno sportivo non adatto al tipo di attività o alla misura del tuo seno) può creare microtraumi. «E di conseguenza gonfiori e dolori vari: alle spalle, per esempio, ma anche alle ascelle, alla cervicale o alla zona dorsale» continua Compagni.
Come dev’essere il tessuto
La prima domanda da farsi è: che tipo di sport pratico? Perché, a seconda delle attività, cambia il modello ma anche il tessuto. «È importante fare attenzione al materiale con cui il bra è fatto perché deve supportare il seno e non semplicemente schiacciarlo, ridurre spostamenti e sobbalzi, mantenerlo nella posizione corretta e seguire i movimenti senza costrizioni» spiega Massimiliano Denna, amministratore delegato di Brugnoli, un’azienda che dal 1952 produce maglia circolare 100% made in Italy ed è all’avanguardia in tecnologie tessili hi-tech per lo sport e non solo. «Le caratteristiche e le prestazioni di un tessuto non sono il risultato solo della sua composizione, ma anche di come i fili vengono intrecciati, dalla loro finezza, da quanta rigidità o elasticità si vuole ottenere». Di solito nella composizione dei reggiseni sportivi prevale la poliammide, un materiale sintetico, robusto come l’acciaio, sottile ed elastico come una ragnatela, ma controlla che non manchi l’elastan (il marchio leader è Lycra), fondamentale per garantire l’elasticità. «Noi abbiamo brevettato la Explosive Technology, che trovi segnalata sul cartellino del prodotto. Questa tecnica garantisce comfort, sostegno, ma anche elasticità bi-direzionale (cioè il tessuto se viene tirato da destra a sinistra e dall’alto verso il basso, torna sempre alla sua forma originale, ndr) e una resistenza ai raggi solari UPF50+, utile per chi fa sport all’aperto».
Cosa cercare sull’etichetta
Sul cartellino di un bra sportivo, puoi leggere anche altri nomi di tecnologie tessili, come Q-Skin, che regola la proliferazione batterica grazie ala presenza di ioni d’argento, oppure Lycra Sport, che supporta il muscolo grazie alla compressione speciale del tessuto. Se vedi invece il marchio Oekotex, significa che il materiale è certificato come ecosostenibile ed è sicuro per la pelle.
Se fai running, tennis o kick boxing
Se fai uno sport ad alto impatto, come il running, il tennis o il kick boxing, serve la coppa preformata, cioè rigida (meglio senza imbottitura per garantire una maggiore traspirazione). Sceglila anche se non hai un seno prosperoso. «Così il seno è protetto dai sobbalzi, ma non schiacciato» precisa Sara Compagni. La fascia di tessuto tra i due seni e sui lati deve essere alta e le spalline larghe, regolabili e rinforzate, ancora meglio se con taglio all’americana, così offrono più sostegno. Un’altra particolarità di questi bra è che non si infilano dall’alto, ma si allacciano con dei gancetti sul davanti o sul dietro. «La prova del nove è indossarlo e fare qualche salto: il reggiseno dovrà limitare l’impatto dell’80%, quindi non si deve muovere (quasi) niente» continua l’esperta.
Se fai circuiti a corpo libero o camminata veloce
Se la tua routine sportiva è questa e indossi una prima o una seconda, puoi optare per un bra senza coppe o con una cucitura rinforzata sotto il seno, che si infili dall’alto, a mo’ di canotta, con spalline di media larghezza. «Ma anche in questo caso, meglio acquistarlo non troppo scollato, quindi con una fascia frontale alta» sottolinea la trainer. Questo modello in genere ha un doppio tessuto: uno esterno e uno a contatto con la pelle (meno elastico), per raddoppiare il sostegno.
Se fai yoga, Pilates o stretching
Per te che pratichi gli sport a basso impatto, come yoga, Pilates, stretching, il reggiseno ideale deve garantire mobilità e ampiezza di movimenti. «I modelli di solito hanno linee più trendy, tessuti più leggeri e, diciamolo, sono anche un pochino più confortevoli da indossare rispetto a quelli ad alto impatto» conclude ancora Sara Compagni. Qui la scollatura è più ampia e le spalline sono sottili e anche non regolabili.
La coppa è importante
Il reggiseno sportivo deve aderire ma non stringere. «Se lo indossi un’oretta e ti lascia i segni delle cuciture sulla pelle non è della misura giusta» dice Sara Compagni, trainer a Milano. I modelli a media e bassa intensità in genere utilizzano le taglie dalla XS in su, ma se vuoi acquistare un modello ad alto impatto, ti servirà conoscere anche la misura della coppa, che si calcola così. Con un metro da sarta, prendi la misura del sottoseno e poi del seno all’altezza dei capezzoli. Lo step successivo è sottrarre la prima dalla seconda: se la differenza è minore di 5, hai una coppa A, se è minore di 10 hai la B e così a seguire, tenendo presente che la coppa cambia ogni 5 cm di differenza (A, B, C, D, E).
Quando sostituire il reggiseno
Se fai sport 3 volte alla settimana, o più, e hai un solo reggiseno sportivo, sai che andrebbe sostituito ogni 6 mesi? I lavaggi frequenti infatti riducono l’elasticità del tessuto, anche di quello tecnico. E poi, se lavori molto con la parte alta del corpo, le tue misure potrebbero anche cambiare e quello che usi non essere più adatto. Un lavaggio veloce in lavatrice a 30° (massimo 40°), senza ammorbidente, è l’ideale per mantenere a lungo le sue caratteristiche. Evita l’asciugatrice e, soprattutto, non stirarlo.