“A caval donato non si guarda in bocca”, recita un vecchio proverbio. Come a dire che qualsiasi dono ti arrivi, bisogna che ringrazi senza fare troppi capricci. E fin qui ci siamo. Poi c’è il mantra che più o meno tutte ripetiamo, a Natale e non solo: “Basta il pensiero”. E anche su questo direi che siamo d’accordo. Ma nessuno ti dice che fare quando, una volta che il gentil pensiero si è espresso, tu resti lì con una mensola di doni non del tutto azzeccati. Li guardi per giorni o mesi, provi a farteli piacere in qualche modo, “magari poi mi serve” ti dici. E ogni tanto ti sfiora l’idea di riciclare un po’ di regali di Natale, ma poi ti pare brutto e allora sposti tutto in un cassetto, quello che non apri mai.
Tranquilla, succede a tutti. Ora che il Natale è passato, siamo sicure che ti stai già chiedendo che cosa te ne farai di quel rossetto che non è del tuo colore, di quel profumo gourmand che non fa proprio per te, o dell’ennesimo pigiama che non vorresti includere nella tua collezione. C’è una soluzione: abbandona l’idea che dare una seconda vita a tutti questi oggetti faccia di te una brutta persona. Sbagliare regalo è umano, ma perseverare nell’accumulare ciò che per certo non ti piacerà mai è diabolico. Proprio il 28 dicembre si celebra il Wallapop Re-Selling Day, la giornata perfetta per dare una seconda opportunità ai regali poco apprezzati di questo Natale. Quindi, perché non imparare il bon ton del riciclo dei doni natalizi?
Quali sono i regali di Natale che non piacciono (quasi) a nessuno?
Partiamo dalle basi. Se è vero che ricevere un regalo di Natale non in sintonia con il proprio gusto capita molto spesso, lo è altrettanto il fatto che tutti siamo potenziali donatori che sbagliano scelta. Quindi, per quest’anno ormai il danno è fatto, ma iniziamo a mettere giù alcune regole da ricordare il prossimo anno e nelle occasioni future. La verità che tutti sappiamo, ma che pochi hanno il coraggio di dire è che ci sono dei regali che (quasi) nessuno vorrebbe ricevere. Chiariamo: non perché siano oggetti brutti in sé, semplicemente sono spesso poco originali e un po’ scontati.
Secondo una ricerca svolta su un campione di 1.004 intervistati di età compresa tra i 18 e i 74 anni, condotta da con mUp in collaborazione con Wallapop – piattaforma leader nella compravendita di prodotti second-hand che promuove un modello di consumo più responsabile – il 42% degli italiani non ama ricevere decorazioni per la casa, come cornici, candele o piante grasse. Così come il 27% farebbe a meno di indumenti come pigiami e calze sotto l’albero: in sostanza di quello che Gen Z e Millennial chiamano kit ricovero. Anche il kit bagno rientra tra i doni meno graditi, alcuni, infatti, ci leggono il messaggio subliminale: lavati e profumati più spesso. Chi è che sbaglia più spesso la scelta? Per il 38% degli intervistati i parenti lontani, mentre per il 26% i colleghi di lavoro. Ma siamo clementi e spezziamo una lancia a loro favore. Per fare il regalo giusto ci vuole una profonda conoscenza dei gusti del destinatario e per non sbagliare, chi non andrebbe sul sicuro?
Per riciclare i regali di Natale parti dalla tua cerchia
Sarà capitato anche a te in questi giorni o nelle settimane passate di scartare un regalino e pensare che sarebbe stato perfetto per tua madre o per una delle tue amiche. Bene, se credi che quel cappellino di lana o quella borsetta di un colore che non indosserai mai sarebbero perfettamente in sintonia con il gusto di qualcuno che conosci già, passa all’azione. Prendi carta, forbici e tutto quello che ti serve per fare un be pacchetto, elimina qualsiasi etichetta che potrebbe tradire la provenienza dell’oggetto, ma soprattutto assicurati che la persona a cui stai pensando non faccia parte della stessa cerchia da cui è saltato fuori il regalo.
Facile no? Tu puoi liberare spazio in casa e allo stesso tempo fare felice un’altra persona. E se non ti piace dire a te stessa che stai riciclando dei regali di Natale, puoi chiamarlo regifting. Si tratta di una pratica molto diffusa oltre oceano, ma che sta prendendo piede anche in Italia e che consiste appunto nel ri-regalare alcuni doni che non ci piacciono molto: secondo la ricerca di Wallapop il 35% degli italiani è assolutamente favorevole. Ma il second-hand è sdoganato anche quando è il momento di fare un regalo, come emerge dall’Osservatorio Second Hand Economy 2023 di BVA Doxa per Subito – un’indagine effettuata a novembre 2024 su un campione di 300 utenti in età compresa tra i 18 e i 34 anni. Secondo la ricerca, infatti, il 46% degli italiani ha scelto doni di seconda mano proprio in occasione delle festività natalizie.
Rivendere i regali poco graditi
Dopo questa prima scrematura dei regali indesiderati o se non si ha voglia di preparare pacchi e pacchetti, la scelta migliore è procedere alla vendita. Il 55% degli intervistati afferma che lo farebbe soprattutto per non occupare posto in casa. Proprio il 28 dicembre Wallapop ha istituito il “Re-selling day”, ovvero la giornata ideale per dare una seconda ai regali indesiderati di questo Natale, perché proprio questo giorno? Il motivo è semplice: proprio nei giorni immediatamente successivi al 25 dicembre, le piattaforme riscontrano un aumento significativo di nuovi annunci.
Piattaforme come Wallapop e Subito ti permettono di mettere in vendita gli oggetti che hai ricevuto e di farlo in poche e semplici mosse direttamente da casa. Sarà sufficiente caricare delle foto e una breve descrizione del prodotto. Così tu liberi spazio e qualcun altro sarà felice perché avrà trovato proprio ciò che cercava. E visto che tra qualche giorno inizierai con il nuovo mantra “anno nuovo vita nuova”, forse è il caso di iniziare già a fare pulizia.