Dalla commissione del Ministero della Salute arrivano le linee di indirizzo sulla discussa Ru486 da consegnare alle Regioni, che saranno poi libere di applicarle secondo i loro criteri.
I consigli sul buon uso della pillola abortiva si basano su questi punti principali: assunzione di responsabilità, dimissioni anticipate sconsigliate, accertamento della comprensione linguistica nelle donne straniere, esclusione delle minori prive del consenso dei genitori.
Nel caso di minorenni, il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella spiega che “andrebbero escluse quelle prive del consenso dei genitori perché vorremmo evitare il caso di ragazzine che assumono la pillola con l’autorizzazione del giudice, all’insaputa della famiglia e che poi firmino per le dimissioni anticipate, andando incontro a possibili rischi”.
Soprattutto, si continua a ribadire che la pillola va presa in regime di ricovero ordinario, al fine di contrastare il ricorso al day hospital. Quest’ultima, infatti, è la pratica finora più frequente. La donna solitamente preferisce firmare il registro delle dimissioni e tornare a casa dopo aver preso il farmaco a base di mifepristone (la sostanza che provoca l’interruzione della gravidanza).
Per una volta che i nostri politici pensano al nostro bene e non a facile morale, però, cerchiamo di dar peso alle loro indicazioni: evitiamo di risolvere tutto in un giorno e pensiamo alla nostra salute.