A soli 34 anni, è stata scelta dal Partito Socialdemocratico finlandese, di cui fa parte, per guidare la nuova coalizione di governo. Sanna Marin prende così il posto del premier uscente, il 57enne Antti Rinne sfiduciato lo scorso 3 dicembre. Marin sarà a capo di una coalizione di cinque partiti, tutti guidati da donne, quasi tutte sue coetanee. Con lei al governo ci saranno infatti Li Anderson, 32enne a capo de L’Alleanza di sinistra; Katri Kulmuni, della stessa età, rappresentante del Centro; Maria Ohisalo, 34 anni, che guida la Lega Verde e Anna-Maja Henriksson, 55 anni, a capo del Partito Popolare Svedese di Finlandia.
La prima ministra finlandese diventa così la più giovane premier al mondo, scalzando il primato finora detenuto dalla neozelandese Jacinda Ardern (che ha 39 anni) e dal capo di governo ucraino Oleksiy Honcharuk (35). Il Parlamento dovrebbe approvare la sua nomina nei prossimi giorni, in tempo per il primo impegno internazionale: Marin rappresenterà la Finlandia al Consiglio dell’Unione Europea previsto per il 12 e 13 dicembre prossimi a Bruxelles.
Ha già avuto esperienze di governo
Da giugno 2019 Marin era Ministra dei trasporti nell’esecutivo guidato da Rinne. Originaria di Helsinki, ha studiato Scienze amministrative all’Università di Tampere, la terza città più popolosa del Paese. Nel 2012, subito dopo la laurea, è stata eletta nel consiglio comunale di Tampere e a 27 anni ne è diventata la presidente. Ha avuto quindi inizia la sua carriera nel Partito Socialdemocratico, dove milita nell’ala più a sinistra. Nel 2015 è arrivata per la prima volta in Parlamento ed è stata rieletta per i quattro anni successivi. È il più giovane capo di governo nella storia della Finlandia.
La aspetta un compito difficile
Dopo le elezioni dello scorso aprile, che ha visto i socialdemocratici vittoriosi, e la rottura dell’alleanza con il Partito di centro che ha portato alla sfiducia del premier, Marin dovrà affrontare una situazione di instabilità politica. Ha così commentato, di fronte ai giornalisti, la nomina di cui il partito l’ha investita: «Non ho mai pensato alla mia età o al mio genere, penso alle ragioni per cui sono entrata in politica e alle cose per le quali abbiamo conquistato la fiducia dell’elettorato». Come riporta il Guardian, Marin è stata cresciuta da una madre single che in seguito ha avuto una relazione omosessuale ed è stata la prima della sua famiglia a finire il liceo e l’università, come ha raccontato lei stessa.
Marin ha dichiarato che la coalizione guidata dal suo partito terrà fede al programma stabilito a giugno – un programma che prevede forti investimenti in welfare e infrastrutture e la promessa di rendere il Paese a emissioni zero entro il 2035 – ma ha anche aggiunto che c’è «molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia degli elettori». In questo momento, sempre secondo il Guardian, i Socialdemocratici sarebbero infatti al 13% nei sondaggi, mentre i nazionalisti finlandesi sono al 24%.