Il cognome del marito al posto del proprio: è la singolare “sorpresa” che si sono ritrovate moltissime elettrici di fronte alla scheda elettorale, rinnovata nel corso di quest’anno in previsione delle Elezioni europee dello scorso 26 maggio. “Iole in Petrolati”: lo segnala anche Iole Murruni, ex presidente del Municipio Valpolcevera di Genova, in un post molto condiviso «Ecco la nuova tessera elettorale. Sono sposata da 35 anni e per la prima volta vedo il mio cognome e nome “in” quello del marito. Sono le nuove disposizioni del Ministero dell’Interno? Piccole cose forse che però fanno capire che si sta tornando indietro».
Sia La Repubblica che Il Fatto Quotidiano riportano moltissimi casi segnalati, dal Nord al Sud del Paese ma anche per le italiane residenti all’estero, come ha segnalato Maria Palladio sul gruppo chiuso di Facebook “Italiani a Bruxelles”. Marilena Barbera, siciliana, ha raccontato di essere riuscita con molte insistenze a correggere il suo documento. Chi si è rivolto all’ambasciata per chiedere spiegazioni si è sentita rispondere che non c’era stato nessun cambio effettivo di cognome, ma che «per queste elezioni il Ministero degli Interni ha stampato anche il nome dei coniugi sui certificati elettorali». In effetti quest’opzione è contemplata dalla legge, più precisamente dal dpr 299 del 2000 che regola le modalità di rinnovo della tessera elettorale: l’articolo 2 recita infatti che «per le donne coniugate il cognome può essere seguito da quello del marito».
Un’opzione, appunto, che garantiva la possibilità di inserire il proprio nome da coniugata su esplicita richiesta dell’interessata, ma in quest’occasione è stato il Ministero a deciderlo unilateralmente. Il Viminale, presieduto da Matteo Salvini, non ha rilasciato spiegazioni ufficiali.