La complessa macchina per la preparazione dell’anno scolastico 2019/2020 si è messa in moto. Il ministero dell’Istruzione ha diffuso la consueta circolare con le istruzioni di base (testo integrale e modelli allegati in miur.gov.it) per famiglie e scuole, cercando di guadagnare qualche giorno.
Iscrizioni a scuola: quando
Le iscrizioni potranno essere presentate dalle 8.00 del 7 gennaio 2019 alle 20.00 del 31 gennaio 2019, in anticipo sui tempi rispetto al passato, in modo – dice lo steso Miur – da “chiudere prima anche le operazioni relative al personale” e provare a contenere il balletto delle cattedre e dei docenti.
Già a partire dal 27 dicembre 2018 ci si potrà registrare sul portale iscrizioni.istruzione.it, lo strumento messo a disposizione delle famiglie. Chi ha già lo Spid è abilitato all’accesso con le credenziali del gestore che ha rilasciato l’identità. Adempimenti e step sono simili a quelli previsti per l’anno scolastico in corso.
Le iscrizioni, obbligatoriamente online, riguardano le scuole pubbliche di ogni ordine e grado (di tutta Italia, tranne che della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige), le terze classi di licei artistici e istituti tecnici e professionali e anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito, come la Lombardia).
Fanno eccezione le scuole dell’infanzia. Per queste la procedura resta ancora cartacea e si deve utilizzare il modulo A allegato alla circolare. L’adesione delle scuole paritarie al sistema delle “Iscrizioni online” è facoltativa e va verificata istituto per istituto.
Dove trovare informazioni sulla scuola?
Per effettuare l’iscrizione online, ricorda il Miur, la prima cosa da fare è individuare la scuola di interesse. Uno degli strumenti disponibili è il portale istituzionale “Scuola in chiaro”. Raccoglie i profili di tutti gli istituti italiani e visualizza informazioni che vanno dall’organizzazione del curriculum all’orario delle lezioni, dal rendimento degli studenti degli anni scorsi ai risultati dei diplomati a distanza di anni, nelle università e nel mondo del lavoro. Ci si arriva dal sito www.istruzione.it o digitando direttamente www. cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/.
Come confrontare le scuole?
Schede informative e materiali per l’orientamento e la scelta si trovano anche nelle pagine web www.almadiploma.it e www.eduscopio.it, semplici da selezionare e zeppe di indicazioni e parametri di confronto. Naturalmente funziona anche il passaparola, classico o via social network, tra genitori e tra gli stessi ragazzi.
Dove si trova il codice della scuola?
Per accedere alla domanda di iscrizione online, avverte il ministero, occorre conoscere il codice della scuola o del centro di formazione professionale prescelto. Anche questi dati si trovano nel sito Scuola in chiaro. Potrebbero servire tre codici. Nelle domande, infatti, è possibile indicare fino a tre scuole o percorsi di istruzione “papabili”, in ordine di preferenza .
Scuola dell’infanzia
La domanda, come detto, resta cartacea e va presentata alla scuola prescelta. Possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2019, ai quali sarà data la precedenza. Sono accettati i bimbi che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2020. Non è invece consentita, anche a fronte della disponibilità di posti, l’iscrizione alla scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età dopo il 30 aprile 2020.
Scuola primaria
Le iscrizioni si fanno solo online. I genitori possono iscrivere alla prima classe i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2019. Si possono iscrivere anche i bambini che compiono sei anni dopo il 31 dicembre 2019 e comunque entro il 30 aprile 2020. Non è invece consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2020.
Quali opzioni esistono per la scuola secondaria di primo grado?
All’atto dell’iscrizione online, stando sempre alle indicazioni del Miur, i genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale: 30 ore oppure 36 ore elevabili fino a 40 (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee. Anche per le ex scuole medie, denominazione superata, sono tre le preferenze che si possono indicare
Quante preferenze si accettano per la secondaria di secondo grado?
Nella domanda di iscrizione online alla prima classe di una scuola secondaria di secondo grado statale – una scuola superiore, si diceva un volta – i genitori esprimono anche la scelta dell’indirizzo di studio. Sempre tre le preferenze accettate.
L’iscrizione online è obbligatoria anche per le paritarie e i centri professionali?
Le iscrizioni online, dunque, riguardano le classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le paritarie.
La modalità via web può essere utilizzata anche per l’iscrizione ai corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale delle regioni che hanno aderito al sistema: Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia e Veneto.
Agevolazioni per le scuole nei crateri sismici
Anche per l’anno scolastico 2019/2020 si prevedono interventi a favore degli studenti residenti nei comuni delle zone terremotate del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria). È previsto per tutte le domande di iscrizione un tempo aggiuntivo per la scelta definitiva della scuola prescelta tra quelle indicate nella domanda. Per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia è possibile anche indicare due istituzioni scolastiche anziché una.
Tasse e contributi scolatici
Il Miur ricorda che “i contributi scolastici delle famiglie sono assolutamente volontari e distinti dalle tasse scolastiche”. Queste ultime, al contrario, “sono obbligatorie, con l’eccezione dei casi di esonero”. Le famiglie andranno preventivamente informate sulla destinazione dei soldi extra versati, in modo da poter conoscere le attività che saranno finanziate con le somme in più raccolte.
Vaccinazioni, attese nuove norme
La circolare ministeriale, per quanto riguarda le vaccinazioni, rimanda alle procedure e alle tempistiche previste dalla legge Lorenzin (dieci vaccinazioni obbligatorie dagli zero ai sedici anni, non ammissione dei bimbi più piccoli non vaccinati alle scuole dell’infanzia, multe per genitori dei più grandi). Quasi sicuramente ci saranno cambiamenti. Nei prossimi mesi – come più volte ribadito da ministri e parlamentari della maggioranza – dovrebbe essere approvata una nuova legge organica, destinata nelle intenzioni a ridisciplinare l’intera materia e alleggerire oneri e sanzioni. E potrebbe essere completata l’anagrafe vaccinale nazionale, la banca dati che renderà superflua la presentazione di certificazioni o autocertificazioni.
Conviene fare subito l’iscrizione online?
Non è necessario correre e bruciare i tempi. La domanda di iscrizione può essere compilata durante tutto il periodo fissato dal Miur. Senza fretta. Non è prevista alcuna precedenza temporale: “le istanze arrivate per prime non avranno priorità”
Sono previsti aiuti per la compilazione online?
La compilazione delle richieste online non sembra particolarmente complessa. Nel portale www.iscrizioni.istruzione.it ci sono indicazioni chiare passo per passo, riposte alle domande più comuni, un video tutorial e una miniguida. Il ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione anche un numero telefonico, però prendere la linea sembra una impresa disperata, almeno in queste prime ore di operatività (numero 06.58494025, attivo dal lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18).
Un piccolo consiglio: prima di accendere il computer, mettere a portata di mano o di mouse i dati necessari per procedere, a cominciare dal codice fiscale e da un documento di identità.
Come si controlla l’avvenuta registrazione?
Promette il Miur: “Il sistema si farà carico di avvisare le famiglie in tempo reale, via posta elettronica, dell’avvenuta registrazione e delle eventuali variazioni di stato della domanda”.