Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a [email protected]
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Cara Chiara,
io sono l’altra: sono quella che resta dov’è, al proprio posto, con suo marito e sua figlia. Perché? Perché scegliere di andarsene rovinerebbe due famiglie: la mia e la sua. Quando ci siamo incontrati la prima volta ero una ragazza di 23 anni, lui già un uomo con moglie e figli. Abbiamo provato a viverci, io ero libera allora, ma la differenza di età lo ha sempre portato a rinunciare a noi per non precludermi la possibilità di vivere la mia vita. A distanza di 11 anni quell’amore non ci ha mai lasciato, così come la consapevolezza di essere un solo cuore. Resta tutto con noi, in ogni sguardo che ci rivolgiamo quando capita di incontrarsi, ma scegliamo di fermarci qui per non far soffrire altre persone. O forse per mancanza di coraggio. Se mi avessero detto «Capiterà a te», non ci avrei mai creduto. Spesso mi chiedo se questo sacrificio valga la pena del rimpianto che ho nel cuore. A volte la scelta più difficile è accettare di avere tra le mani qualcosa di molto prezioso e decidere di proteggerlo anche dai sensi di colpa che porterebbe la felicità.
Con affetto, Girasole
Cara Girasole,
subito abbraccio la fatica con cui hai respirato a metà, nell’ombra, e con cui ancora respiri. Non deve essere stato facile. Non lo è. La vostra storia mi richiama misteriosamente il romanzo che più mi ha insegnato l’amore, Cime tempestose di Emily Brontë. «Ma che cos’ha questo Heathcliff di così speciale, perché non riesci a togliertelo dalla testa anche adesso che potresti godere della serenità che ti offre la famiglia che hai costruito?» chiede a Catherine la sua governante. E lei le risponde: «Heathcliff sono io». Paradossalmente è proprio per questo che non le è stato possibile costruirla con lui, quella famiglia… Al di là della vostra differenza d’età e delle vostre situazioni, ci sono storie troppo delicate per quant’è duro il giorno-dopo-giorno-dopo-giorno a cui chiama lo stare insieme. A volte, insomma, niente ci sembra stare al suo posto, eppure forse le relazioni hanno una loro intelligenza per scavarsi uno spazio dove il loro senso più profondo riesca a sopravvivere.
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Chiara Gamberale è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Il suo ultimo libro è Il grembo paterno (Feltrinelli)