Scordatevi il classico olandese pronto a saltare in sella alla bicicletta per macinare decine di chilometri al giorno. Perché a dispetto di quella che è la comune percezione di popolo iperattivo, agli olandesi va invece la palma della sedentarietà europea.
Sedentarietà: nei Paesi Bassi 21mila morti all’anno
Un rapporto dell’organizzazione di ricerca TNO ha rilevato che l’eccessiva sedentarietà costa ogni anno 1,2 miliardi di euro al sistema sanitario nazionale olandese, ma soprattutto è causa di 21.000 morti premature per malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e cancro.
“Siamo campioni europei di sedentarietà”, afferma il cardiologo Leonard Hofstra. “Stare seduti ci fa male perché il flusso sanguigno ristagna. Quando ti alleni, migliaia di vasi sanguigni nel tuo corpo generano una sostanza tra le più salutari per il nostro organismo, chiamata ossido nitrico. Tra i suoi benefici ci sono quelli di dilatare i vasi sanguigni, impedire il peggioramento del colesterolo cattivo, la formazione di coaguli e infiammazioni”.
Due terzi della popolazione sta seduta oltre otto ore al giorno
“Nei Paesi Bassi la percentuale di persone che trascorrono sedute più di otto ore al giorno è del 64%. Quindi quasi due terzi della nostra popolazione è a rischio“, spiega la ricercatrice Lidewij Renaud. “È un problema individuale ma anche sociale”.
Nel 2022, i lavoratori nei Paesi Bassi sedevano in media per 8,9 ore al giorno, più della metà di queste durante l’orario di lavoro (e per un’ora di pendolarismo). Avvocati, commerciali e informatici sono “sitter” per eccellenza con la media di 7,3 ore al giorno, anche più dei camionisti (7,2 ore).
Un sondaggio Eurobarometro ha rilevato che il 26% degli olandesi di età superiore ai 16 anni sta seduto per più di 8,5 ore al giorno, ben al di sopra della media UE dell’11%. Secondo TNO, ridurre questo numero di un quarto potrebbe evitare 5.200 morti all’anno.
Nessuna percezione della sedentarietà
“Abbiamo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che suggeriscono attività fisica da moderata a intensa per almeno 30 minuti al giorno, ma si tratta di una parte assai limitata della giornata se si è svegli per 16 ore”, continua Renaud. “Non siamo veramente consapevoli del nostro comportamento sedentario. Siamo seduti sul divano, ma non ne abbiamo la percezione perché stiamo guardando la nostra serie preferita in tv. Lo stesso dicasi quando siamo seduti a tavola o alla nostra scrivania in ufficio. Solo negli ultimi 15 anni ci siamo resi conto di quanto sia importante che cosa facciamo le altre 15 ore e mezza al giorno”.
La correlazione tra esercizio fisico e funzioni mentali
A inizio 2024 il Consiglio nazionale per lo sport olandese ha esortato il governo a chiedere ai cittadini di muoversi di più. Erik Scherder, membro del Consiglio e professore di neuropsicologia alla Vrije Universiteit Amsterdam, afferma che l’esercizio fisico influisce anche sul cervello. “È allarmante – spiega – che i bambini stiano seduti tutto il giorno a scuola e si dedichino ai videogiochi a casa invece di giocare all’aperto. Le reti del cervello coinvolte nel funzionamento motorio mostrano un’ampia sovrapposizione con quelle coinvolte nella matematica e nella comprensione del linguaggio. Se si esclude la parte di motricità, si danneggia quindi anche lo sviluppo delle altre funzioni”.