Milano, luglio, pizzeria all’aperto. Un po’ per il volume della voce, un po’ per interesse verso l’argomento, non posso fare a meno di ascoltare la conversazione dei nostri vicini di tavolo, un vivace gruppo di quarantenni alle prese con l’organizzazione delle vacanze. Non semplice per almeno due di loro visto che, come si capisce subito, fanno parte dei 130.000 genitori italiani separati o divorziati.
«Ci ho messo due settimane a mettermi d’accordo con il mio ex, per una volta sembrava tutto a posto ed ecco che ci si mette la ex di Giancarlo! Vuole mollarci i figli in agosto, proprio quando i miei bambini sono al mare con il loro papà: così noi non possiamo fare neanche un weekend da soli! Secondo me lo fa apposta!». All’unanimità la tavolata bolla la prima moglie di Giancarlo con l’etichetta di “grandissima str…”
Quello messo peggio, però, mi sembra Luca. Ci metto un po’ a capire che è quello con il curriculum sentimentale più turbolento: due matrimoni (con relativi figli) alle spalle e una giovane compagna con bambina treenne inclusa. Per lui compilare un calendario delle vacanze incastrando le esigenze di tutte le parti coinvolte (incluso il datore di lavoro perché uno poi le ferie non può sempre prendersele quando gli pare) è un’impresa sovrumana. Infatti conclude di aver alzato bandiera bianca: «Il risultato è un gran pasticcio: passerò i fine settimana a recuperare un figlio e a metterne sul treno un altro. Non vedo l’ora che arrivi settembre!».
Smetto di farmi i fatti altrui un attimo prima che famigliari e amici abbandonino indignati me e la mia pizza ancora intatta. Ho giusto il tempo per una riflessione che mi piace estendere a tutti i genitori separati (come me).
1. Non farti illusioni: feste comandate e vacanze sono i periodi più stressanti per ogni genitore separato. E sarà sempre così. Se puoi, programma un long weekend rilassante a fine maggio: ti farai trovare piena di energia all’inizio dell’estate.
2. Nella sentenza del tribunale è scritto che gli accordi per le vacanze estive vanno presi entro il 30 maggio di ogni anno? Un consiglio da amica: introduci l’argomento a carnevale.
3. Il tuo ufficio non chiude mai e per le ferie devi alternarti con la vicina di scrivania? In tempi di sharing economy è più facile: a luglio spedisci la collega (che adora l’agosto in città) sulle Dolomiti con i tuoi bambini (mentre tu le bagni le piante sul terrazzo). Poi vi date il cambio e tu parti per la Provenza con il suo fidanzato. Va però detto che se poi ti innamori….l’anno prossimo non potrai più giocarti questa possibilità.
4. I rapporti tra ex e nuovi partner (bambini inclusi) sono sereni? Non scartare l’idea di una vacanza tutti insieme. Qualche inevitabile discussione per la divisione delle spese sarà sempre preferibile a questo tour de force organizzativo.
5. Ogni estate una parte di te pensa che, sapendo come sarebbe finita, non ti saresti mai separata? Sono momenti di debolezza, non fidarti. Anche se adesso non ci credi, arriverà il giorno in cui penserai alle discussioni per incastrare le date, alle partenze disorganizzate, ai bambini con il trolley in mano, agli appuntamenti all’alba in un’area di servizio per prendere-consegnare i figli e così via come alle estati più belle della tua vita. Nel frattempo i ragazzi saranno cresciuti. Avranno l’età in cui le vacanze con i genitori saranno solo un bellissimo e felicemente incasinato ricordo.