L’Italia non fa più figli, stiamo tutti invecchiando, noi e anche i nostri desideri, eppure la vecchiaia resta ancora un grande tabu, più della morte. Ma ancora di più il sesso tra anziani. Siamo sicuri di averlo sdoganato? Quanto c’è di ipocrita e quanto di consapevole nell’accettazione della sessualità senile come qualcosa di normale, che appartiene a una fase della vita?
Il sesso tra anziani è incoraggiato dalla scienza
La scienza da tempo ci fa sapere che sì, il sesso fa bene anche in età avanzata, a donne e uomini: ormai è acclarato. Tanto di studi poi dimostrano la nuova vitalità degli over 60, sempre più giovanili e in forma. Secondo gli ultimi dati del National Survey on Sexual Health and Behaviour, il 53 per cento degli uomini e il 42 per cento delle donne tra i 60 e i 69 anni hanno rapporti sessuali frequenti, percentuale che scende di poco per gli uomini oltre i 70 anni: il 43 per cento continua a fare sesso, mentre le donne che praticano con piacere invece si dimezzano (22 per cento, una su cinque, che comunque non è male). Numeri impensabili fino a una generazione fa.
Ma è vero che gli anziani fanno sesso?
Numeri che spingono a chiedersi se ci sia davvero un rinnovato interesse per il sesso in età matura. Una conferma arriva dalla dottoressa Serenella Salomoni, psicoterapeuta e sessuologa, che da tanti anni nel suo studio ospita coppie in terapia. «Negli ultimi tempi in effetti sono venute diverse coppie oltre i 60 anni, desiderose di tornare a fare l’amore dopo i figli, le tante tempeste della vita, dopo i problemi vissuti insieme. Non è facile però scrostare quella patina di aggressività e diffidenza che si stratifica nel tempo tra certe coppie. Io consiglio sempre di ripartire dal bacio e chiedo: da quanto non vi baciate? Ma soprattutto li spingo a ricominciare ad ascoltarsi: perché parole, attenzione e ascolto a un certo punto non ci sono più».
Come può essere il sesso tra anziani
È da lì che si può ripartire, e l’età avanzata in questo senso aiuta. Il sesso over 60 infatti abbandona l’aspetto muscolare e performante, un po’ meccanico, e per forza di cose diventa più rotondo e romantico, fatto di carezze, abbracci e di una rinnovata dolcezza. D’altra parte è la natura che lo decide perché, nonostante le pillole, la medicina antiaging, i ritocchini e il fitness, i limiti dettati dall’età restano. E a dirlo è un uomo, il dottor Marco Inghilleri, psicoterapeuta e sessuologo, direttore del Centro di Psicologia giuridica, Sessuologia clinica e Psicoterapia di Padova. «In questo il maschio è più svantaggiato. Dopo i 60 anni si ritrova a perdere molto del suo vigore e a fare i conti con i disturbi dell’erezione, mentre la donna si riscopre invece più libera, molte volte anche più trasgressiva, in ogni caso senza più l’ansia di gravidanze non volute. La menopausa, infatti, se aiutata e guidata dagli ormoni e da un buono stile di vita, aiuta». Il decadimento fisico però resta uno spauracchio con cui dobbiamo fare i conti tutti noi, donne e uomini, che ci avviciniamo a quell’età, sentendoci però ancora le ragazze e i ragazzi di una volta. Per le donne, però, ammette Inghilleri, è più semplice perché – dice – invecchiamo meglio. «Le donne dopo i 60 anni possono appesantirsi, con le forme della femminilità che si accentuano, ma in questo acquisiscono fascino. L’uomo quando perde il suo vigore si svuota».
Il porno e il sesso tra anziani
E questo è così vero che l’industria del porno moltiplica i suoi filoni con protagoniste donne anziane, spingendo sempre più in là l’offerta con le categorie Granny (la Nonna) e Gilf (che sostituisce le Milf, quindi donne mature over 60). L’uomo anziano non è contemplato, come spiega Pietro Adamo, massimo esperto di pornografia, autore – tra gl altri libri – di Porno di massa, uno dei primi a occuparsi dei porno studies, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. «La sessualità dei più vecchi ha il suo spazio nei milioni di video che popolano le piattaforme ma non vedremo mai il sesso tra anziani: quello è considerato ripugnante. Semmai si vede la donna al massimo 60enne con il ragazzo più giovane, oppure l’uomo poco più che 50enne ma molto prestante che recita con la ragazzina. Il rapporto tra i due è sempre verticale, mai paritario: la donna matura affascinante che seduce e “svezza” il giovane, oppure l’uomo esperto che fa provare alla ragazza gioie e pratiche sconosciute ancora ai giovani».
Old Hans: l’anziano patetico dei film porno
Uno di questi è Old Hans, Il vecchio Hans, la caricatura di un anziano che più che esperto, fa il buffone di corte, giocando su un’ironia che strappa tutto meno che sorrisi. Le sue cortigiane sono attrici che sembrano poco più che ventenni, anche se più grandi, come Marilyn Sugar, a reiterare lo schema del “maestro ” con l’apprendista. «Il personaggio si trova anche nel filone Horny grandpa, Il vecchio arrapato, dalla sessualità surreale, dove l’aspetto valorizzato è l’esperienza, da far valere appunto con le più giovani» spiega il professor Adamo.
Gli over 60 e 70 sono i nuovi consumatori, anche del sesso
Pesa quindi il fattore esperienza anche nel porno, l’unico aspetto forse che in generale rende oggi la vecchiaia interessante. «La nostra società rimuove la vecchiaia, anche se è una società di vecchi, ma non per i vecchi» prosegue Inghilleri. «L’interesse primario è mantenerci tutti in forma il più possibile, in un eterno presente, un evergreen funzionale alla società dei consumi che così può aprire nuovi fronti di vendita: donne e uomini over 60 sono ottimi consumatori, anche del sesso. Ma non oltre i 70 anni».
A 80 anni si può ancora fare l’amore?
Perché, dopo, a 80 anni, può esserci spazio solo per l’amore e la tenerezza, l’attesa e i respiri, la dolcezza e l’ascolto. Ma siamo proprio sicuri? A 80 anni, cioè, si può ancora fare l’amore? Si possono ancora avere rapporti sessuali? A leggere certi sondaggi pare di sì, ma anche a rileggere Delirio, uno dei primi libri di Barbara Alberti, ripubblicato quest’anno: quando uscì nel 1978, fece scalpore perché aprì uno squarcio sulla sessualità ancora molto fisica del protagonista, un uomo anziano. Disposto a tutto pur di esorcizzare la morte. Il sesso, d’altra parte, è l’antidoto migliore alla paura di morire, la speranza di un continuo rinnovarsi attraverso un rito che, in fondo, è sempre uguale a se stesso ma non finisce mai di piacerci.
Un corpo anziano può essere bello
A volte, però, le variabili che rendono la nostra vita comunque degna d’essere vissuta, scompaginano le carte e può accadere che una giovane, per esempio, si innamori di un quasi 80enne. È la storia che racconta il libro Io sono l’orchessa, dove l’autore, Sebastiano Spiculli, stravolge i canoni tradizionali e dipinge la strana coppia formata da un 79enne tutt’altro che fascinoso e una 33enne, che si innamora di lui quando lo sorprende a rubare al supermercato. Nel libro scopriamo l’aspetto di un eros non predatorio, non vorace, che non viola e non maneggia ma attende, anche con imbarazzo. La relazione tra i due non è di certo cosa comune, ma questo ritratto così inusuale fa riflettere su un amore diverso e ci fa scoprire che un corpo anziano può essere anche bello. Ci spiega l’autore: «Ho voluto rappresentare la sessualità non attraverso l’atto, ma come la scoperta di un modo diverso di guardare e vivere il corpo dell’altro: scoprendo gli anfratti della pelle, le pieghe, senza fermarsi alla superficie. Andando nella profondità dell’altro. E così la protagonista aiuta lui a riscoprirsi, e insieme vivono una sessualità fuori dai canoni, al di là della penetrazione, dove la donna non è più preda e il suo corpo non è più usato, dove non c’è più un uomo che impone la sua fisicità».
Il sesso tra anziani potrebbe avere una sua bellezza
La storia è una provocazione: quante donne giovani attratte da over 70 non ricchi né potenti esistono nella realtà? Di sicuro poche, tranne casi di Edipi irrisolti o problemi con la sessualità al punto di ricercare una persona che non pretende, ti fa sentire a tuo agio e mostra una devozione per il tuo corpo che non troveresti mai in un giovane. Però una cosa è certa: dopo questo ritratto di una sessualità così divergente, per certi aspetti drammatica, ci resta la speranza che sì, il sesso quando saremo anziani potrebbe avere una sua bellezza. Diversa come il «piccolo burattino stupendo di mogano e noce intarsiata, un involucro maturo e duro che dentro, come l’ostrica la perla, nasconde l’animo dolce di un bimbo».