Il Covid condiziona pesantemente anche la sfera della sessualità. C’è chi ha consigliato di indossare sempre la mascherina, anche in occasione di rapporti sessuali, sollevando più di qualche dubbio (e non poca ironia sul web). Chi invece ha pensato di suggerire di astenersi dai rapporti occasionali: il rischio di contagio sarebbe troppo alto per permettersi nuovi incontri che non siano quelli con partner sicuri.
Insomma, bisogna rinunciare al sesso e devono farlo soprattutto i più giovani, quelli alle prese con la loro prima volta?
Mascherina sì o no?
Da dispositivo consigliato in caso di contagio a obbligo per tutti, la mascherina è diventata ormai un accessorio onnipresente. La si indossa sempre, anche nei luoghi pubblici all’aperto: occorre tenerla anche durante i rapporti sessuali? Domanda legittima, alla quale qualcuno ha cercato di rispondere in modo affermativo, lasciando intendere che bisogna dimenticarsi i cari vecchi baci. «Ma come si fa a consigliare di tenerla sempre, rinunciando a baciare o ad avere rapporto orali? Penso che in questo momento dovrebbe prevalere il buon senso» premette Marco Inghilleri, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo, vicepresidente della Società italiana di Sessuologia ed Educazione sessuale. «I dati scientifici che abbiamo finora non ci permettono di mettere a punto protocolli di comportamenti sessuali sicuri. Devono piuttosto prevalere la ragionevolezza, una consapevolezza dei rischi e sicuramente una maggiore attenzione all’igiene del proprio corpo» spiega l’esperto.
Curare l’igiene della bocca e del naso
«La bocca è certamente in veicolo di trasmissione di diverse malattie, comprese quelle sessuali, a prescindere dal Covid. La saliva, infatti, può essere di per sé un mezzo di infezione batterica, come nel caso della parodontite. D’altro canto sappiamo anche per certo che il virus entra nell’organismo anche tramite il cavo orale, oltre che quello nasale. È consigliabile, quindi, lavarsi i denti dopo ogni pasto e usare colluttori. Quanto al naso, si possono utilizzare spray decongenstionanti, specie in questo periodo in cui compaiono i primi raffreddori, perché il naso è collegato alla bocca e una mucosa decongestionata è meno esposta all’attacco di virus e batteri» spiega Inghilleri.
No al gel nelle parti intime!
«Stiamo vivendo un momento di schizofrenia, tra informazioni e allarmi che si susseguono. Il risultato è che a volte si perde di vista la razionalità. Ci sono capitati molti casi di donne che hanno chiesto aiuto per ragadi vaginali. Il motivo? Avevano usato gel disinfettanti anche sulle parti intime, quando questo è assolutamente da evitare. Il consiglio è di limitarsi a un’accurata igiene personale, che è anche quanto si raccomanda per parti del corpo meno delicate, come le mani. Facciamo attenzione, quindi, all’uso di gel che sono importanti per garantire l’igiene, ma possono causare screpolature e ragadi, spesso seccano la pelle e, se abusati, in generale abbassano le difese immunitarie. La pulizia può essere garantita con frequenti lavaggi delle mani con acqua tiepida e sapone» spiega il sessuologo.
Carezze sì, no, forse
Se qualcuno può avere più timore di contagio nel baciare il partner (più o meno occasionale), altri puntano sulle carezze, soprattutto i giovani alle prime esperienze. Ma anche in questo caso, non si è esenti da rischi: «È chiaro che l’igiene passa anche dalle mani, quindi ben vengano le carezze o il petting, purché prima ci si sia lavati o igienizzati» dice l’esperto, che aggiunge. «Non è pensabile proibire o limitare la vita sessuale degli individui, che è intima per definizione. È invece più utile puntare sulla prevenzione con una maggiore attenzione alle condizioni igieniche generali».
Il preservativo protegge?
Tra le domande più frequenti tra i giovani, specie alle prime esperienze, c’è quella sull’uso del preservativo come forma di protezione anche contro il Covid: «Il preservativo serve per evitare gravidanze indesiderate o malattie sessualmente trasmesse, come l’HIV o la sifilide della quale stiamo assistendo a una vera epidemia. Ma non ci sono evidenze sul fatto che possa avere un’utilità contro il Coronavirus. Piuttosto è bene ricordare ai più giovani l’importanza di non abbassare la soglia di coscienza, con abuso di sostanze stupefacenti o alcol: la cultura dello sballo fa perdere consapevolezza dei pericoli».
Meglio astenersi o rimandare la propria prima volta?
«Una ricerca condotta nel Regno Unito ha mostrato come un inglese su due ha paura di fare sesso perché teme il contagio da Covid. In questo momento diversi studi confermano un aumento dell’ansia, in tutto il mondo, e anche da noi registriamo una crescita esponenziale di domande di consulenza psicologica – premette lo psicoterapeuta e sessuologo – La paura di un contagio è comprensibile e normale. In soggetti predisposti all’ipocondria può diventare anche motivo di astensione dai rapporti. Se invece si tratta di un’ansia fisiologica, allora è sufficiente raccomandare un po’ di buon senso e l’adozione delle misure igieniche già ricordate» conclude l’esperto.