Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it
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Cara Chiara, leggo sempre con piacere le risposte che dai alle lettrici: sono dirette, schiette e senza indorare la pillola, proprio ciò di cui ora ho bisogno. Ho conosciuto un uomo 2 anni e mezzo fa: subito scattò fra noi una grande passione, un vero colpo di fulmine. Lui allora aveva una relazione in crisi e io fui comprensiva quando mi disse di voler tentare di salvarla. Così smettemmo di frequentarci, ma dopo 2 mesi tornò da me dicendo che non vedermi era stato un incubo e mi propose di diventare buoni amici. Così abbiamo fatto. Ci siamo sentiti più volte e io l’ho sempre rispettato. Ora la sua relazione è finita, ma è qui che inizia la mia crisi. Lui mi chiama, mi cerca, si comporta come un fidanzato: tutti i giorni ci sono mille telefonate e tutte le mattine arriva il suo buongiorno, partecipo a qualsiasi cosa riguardi la sua vita e quella dei figli. Se provo ad allontanarmi, poi, lui impazzisce. Però dichiara di non amarmi. Adesso abbiamo in programma un viaggio insieme a Ferrara. Lui sa bene cosa provi per lui, ma, se non sono corrisposta, perché non prova a farsi la sua vita e a lasciarmi in pace? Che cosa devo fare? Che confusione! Aiuto!
Ale
Cara Ale, mi pare che tu sappia piuttosto bene che cosa vuoi e che la confusione sia tutta sua. È attratto da te e per lui sei importante, ma non ha il coraggio o le energie emotive per chiamarlo amore, travolto com’è dai cocci che una relazione finita ti lascia dentro. Credo allora che lui abbia bisogno di uno spazio di decompressione per fare i conti col passato e per capire il presente. È passato troppo velocemente da una situazione all’altra, senza un momento per elaborare le cose. Il mio consiglio è di allontanarti un po’, spiegandogli tutto chiaramente e resistendo alla sua smania di vederti. Qualche settimana non spegnerà il suo affetto, ma aiuterà entrambi a chiamare le cose col giusto nome. E se rottura ci sarà, sarai almeno uscita da una situazione squilibrata, che condanna te alla sofferenza di un’eterna speranza e lui a un’eterna mancata elaborazione.
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