Su Internet web foto e video sono diventati il linguaggio più diffuso e incisivo, ormai più dei testi. Dai motori di ricerca come Google ai social media come Instagram e TikTok, la comunicazione visiva è predominante. Le immagini contribuiscono a costruire la nostra realtà, tuttavia rischiano di alimentare stereotipi, tra cui quelli di genere.

Utenti sottoposti a un bombardamento di foto e video

Negli ultimi vent’anni, il numero di immagini disponibili online è esploso. Ogni giorno, milioni di persone cercano e scaricano immagini attraverso piattaforme come Google, Wikipedia e IMDb, ma anche sui social network visivi come Instagram e TikTok. Questa rivoluzione visiva ha cambiato le abitudini degli utenti: sempre più tempo viene dedicato a visualizzare contenuti visivi piuttosto che a leggere testi. Questo cambiamento ha portato a un uso crescente delle immagini per catturare l’attenzione e trasmettere informazioni in modo più rapido ed emotivamente evocativo rispetto al testo scritto.

Foto e pregiudizi di genere

Già nel 1861, Frederick Douglass metteva in guardia sul potere delle immagini di rafforzare pregiudizi sociali. Oggi, grazie a Internet, questa influenza è più forte che mai. Le immagini hanno anche il potenziale di veicolare una visione distorta dei ruoli delle donne e degli uomini nella società. Uno studio, pubblicato da Nature, ha esaminato le associazioni di genere di 3.495 categorie sociali (come “infermiera” o “banchiere”) con più di un milione di immagini da Google, Wikipedia e Internet Movie Database (IMDb) e miliardi di parole di queste piattaforme.

La ricerca ha dimostrato che le immagini online tendono a rinforzare stereotipi di genere, associando gli uomini a professioni di potere e più prestigiose e le donne a ruoli più tradizionali. Ad esempio, nelle immagini associate a “medico”, la maggior parte dei risultati mostra uomini, mentre le donne sono spesso raffigurate in ruoli considerati più “femminili”, legati alla cura, al supporto e all’assistenza. Questo tipo di rappresentazione distorta ha il potenziale di rafforzare gli stereotipi di genere nella mente degli utenti, soprattutto se consideriamo che le immagini tendono ad essere più memorabili ed emotivamente impattanti rispetto al testo.

I pregiudizi di genere veicolati dal web

Oltre a misurare la prevalenza dei pregiudizi di genere nelle immagini, è stato condotto un esperimento per valutare come queste influenzino le convinzioni delle persone. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha cercato immagini di occupazioni su Google, mentre l’altro ha letto solo descrizioni testuali. I risultati hanno mostrato che chi aveva visto le immagini tendeva ad associare più fortemente il genere di una persona a una professione, rinforzando i pregiudizi di genere. Ad esempio, quando i partecipanti vedevano un’immagine di un medico uomo, erano più propensi a pensare che quella professione fosse “tipicamente maschile”. Al contrario, leggere un testo descrittivo sembrava ridurre questo effetto, suggerendo che le immagini, più del testo, hanno il potere di modellare la percezione dei ruoli di genere.

Immagini e stereotipi: l’importanza di riconoscere il problema

L’effetto delle immagini sui pregiudizi di genere è un fenomeno che non possiamo ignorare, soprattutto in un’epoca in cui la comunicazione visiva sta prendendo piede. Se non affrontato, questo problema potrebbe perpetuare gli stereotipi e limitare le opportunità delle donne in molte aree professionali. La soluzione non risiede solo nella correzione della rappresentazione visiva, ma anche nella promozione di una maggiore consapevolezza critica riguardo all’uso delle immagini online. Affrontare questa sfida richiede un impegno collettivo: dalle piattaforme digitali alle agenzie pubblicitarie, fino agli utenti stessi. Promuovere una rappresentazione equilibrata e inclusiva dei generi nelle immagini potrebbe contribuire a ridurre i pregiudizi di genere e a favorire una società più equa.