Chi ha vissuto l’adolescenza negli anni ’80 non può non avere ancora nella mente le immagini struggenti del video di Smalltown Boy, la canzone dei Bronski Beat che in quel periodo scalò le classifiche mondiali ma che, soprattutto, denunciava con crudezza e senza ipocrisia le difficoltà di un giovane gay di provincia. Un argomento, quello dell’omosessualità, ancora largamente considerato tabù in quel periodo. A 40 anni di distanza, grazie all’effetto amplificatore di TikTok, il brano cantato in falsetto da Jimmy Somerville si è confermato come uno degli inni più apprezzati dalla comunità LGBTQ+.
Il brano dei Bronski Beat che segnò gli anni ’80
Smalltown Boy fu scritta dai tre membri del gruppo synth-pop britannico dei Bronski Beat – il cantante Jimmy Somerville e i tastieristi Steve Bronski e Larry Steinbachek – è pubblicato nel maggio 1984 nell’album di debutto della band, The Age of Consent. Il brano racconta la storia straziante di una giovane gay che, sentendosi vittima di bullismo nel suo paese, decide di andarsene di casa per raggiungere la metropoli in cerca di accettazione. “La mamma non capirà mai perché sei dovuto andare via / Ma le risposte che cerchi non le troverai mai a casa”, canta Somerville. “Scappa, gira dall’altra parte, scappa, gira dall’altra parte, scappa”, avverte nel ritornello. Nel corso del 1984, Smalltown Boy ebbe un enorme successo nel Regno Unito, raggiungendo il terzo posto in classifica; entrò nella top 10 anche in Australia, Canada, Francia, Italia e Germania Ovest.
Smalltown Boy, un brano che ha segnato 4 decenni
Nei successivi quattro decenni, Smalltown Boy non è stata dimenticata, anzi. Di recente è stata inserita nella miniserie televisiva di Netflix Baby Reindeer e nel thriller con Kristen Stewart Love Lies Bleeding. Negli Negli ultimi anni la canzone è stata utilizzata in episodi di Euphoria, It’s a Sin, Élite, White Gold e Narcos: Mexico. Per celebrare il suo 40° anniversario, l’etichetta London Records dei Bronski Beat ne ha anche preparato una ristampa digitale, abbinando la canzone originale del 1984 ad “rielaborazione” del DJ-produttore ABSOLUTE.
Somerville purtroppo è ora l’unico membro fondatore sopravvissuto della band: Steinbachek è morto nel 2016 dopo aver combattuto contro il cancro, mentre Bronski è morto nel 2021 per inalazione di fumo subita durante un incendio nel suo appartamento di Londra.
La Generazione Z balla sulle note dei Bronski Beat
Grazie alla tendenza di TikTok che risponde all’hashtag #80sdancechallenge, Smalltown Boy è tornata in auge scalando la classifica britannica fino al 51esimo posto, con la Generazione Z e i millennial che sfidano i genitori nei passi di danza tipici degli anni ’80. Un’epoca temporalmente remota per i giovanissimi di oggi ma che evidentemente regala ancora emozioni non soltanto agli ex adolescenti cresciuti a Duran Duran, Simple Minds e Frankie Goes to Hollywood. Lo stesso Somerville, in un post condiviso il 25 maggio, ha detto che la sfida “mi ha fatto sorridere e mi ha scaldato il cuore”. “Tutto è così folle nel mondo, ci sono così tante cose terrificanti – ha continuato -. Ma qui su TikTok, ci sono tutte queste persone che trovano il momento per divertirsi un po’, e tutte queste persone anziane che rivivono alcuni ricordi e fanno parte di qualcosa di edificante.”
Somerville: “Eravamo tre giovani gay con un messaggio”
Sempre in occasione del 40esimo anniversario del brano, Somerville ha spiegato nel post le origini della canzone e della sua rilevanza come inno per i diritti LGBTQ+. “Eravamo tre giovani gay allo scoperto, orgogliosi, e avevamo un messaggio – ha ricordato -. Quel messaggio risuona ancora oggi, 40 anni dopo, perché sembra che stiamo regredendo. In così tanti posti, i diritti vengono indeboliti e c’è una vera e propria ondata di omofobia, aggressività e discriminazione nei confronti di chiunque voglia fondamentalmente essere se stesso”.