Viviamo immersi nei social media e non si tratta certo di un eufemismo. Pensateci un attimo: quante volte al giorno prendete in mano lo smartphone per controllare notifiche, commenti e messaggi? E quante volte vi capita di sentire l’impellente bisogno di condividere un’immagine o una frase, anche un pensiero che in quel preciso momento vi hanno colpito al punto tale da volerli incidere “nella pietra”?
Semplici app o piattaforme diventate come parte della nostra quotidianità. Ma c’è molto di più, perché ormai i social non sono un semplice mezzo con cui “tenersi in contatto”, sono un potente veicolo anche in ambito lavorativo. Anzi, talvolta accade esattamente il processo contrario: si inizia con l’usarli in modo personale, come un diario, e si finisce per “monetizzare” e rendere la cura e l’aggiornamento del proprio profilo un vero e proprio business.
Alla luce di tutto ciò, non cambia mai un fatto essenziale: che esiste un social per ogni tipo di attività o messaggio che vogliamo veicolare e scegliere il migliore da utilizzare non è così scontato. Cerchiamo di dare delle linee guida, ragionando per “ipotesi”. E chissà se alla fine di questo articolo non riuscirete a individuale il social che fa al caso vostro!
Professionalità e competenza
Accennavamo poc’anzi al lavoro, tema che ormai ha strettamente a che vedere con il mondo dei social network. Se fino a pochissimo tempo fa (parliamo giusto di un paio di decenni) per trovare un impiego ci si cimentava nel classico “giro” di negozi e/o aziende – con blocco di CV al seguito -, ormai è sul web che si gestisce questo tipo di domanda/offerta.
Anche in questo caso dobbiamo esser brave a scegliere il social migliore, quello che ci consenta di trasmettere professionalità e competenza in modo chiaro e diretto, senza troppo fronzoli né giri di parole. Immaginereste mai un capo che se ne sta ore a scorrere chilometri di bacheca tra emoji e GIF divertenti, foto di famiglia o selfie in posa? No, appunto.
Ci vuole una piattaforma mirata e non c’è niente di meglio di LinkedIn in tal senso. Qui non solo potete inserire un CV completo di tutto – dalle esperienze lavorative ai traguardi raggiunti, inclusi titoli di studio ed eventuali specializzazioni – ma sarete in grado di creare un filo diretto con le aziende che più vi interessano. Potete persino elencare i vostri campi di interesse, al resto ci penserà l’algoritmo: visualizzerete solo ed esclusivamente ciò che si conforma ai vostri interessi.
Personalità e idee
Tutti i social ci permettono di esprimere idee, vi starete ripetendo. Ma ognuno lo fa in modo completamente diverso, perciò occhio sempre a scegliere il social migliore non solo in base al proprio ambito di interesse, ma anche (se non soprattutto) basandoci sul tipo di audience che intendiamo raggiungere.
In un social come Facebook ad esempio il target è mediamente over 50, mentre spostandoci su Instagram si abbassa notevolmente, passando per l'”ibrido” Twitter con un bacino di utenza super variegato. Questi tre sono tutti social perfetti per esprimere idee e per entrare in contatto con gli altri in modo diretto, ognuno con le proprie peculiarità.
Facebook è utile perlopiù a “restare in contatto” con chi conosciamo già, ma ci consente di creare anche nuove connessioni. Se siamo brave, possiamo veicolarle verso i nostri interessi e le nostre passioni, perciò diventa molto utile (talvolta persino a livello professionale). Instagram è il social dell’immagine e della visione, quello in cui tutti (animali compresi) possono ritagliarsi uno spazio per raccontare sé stessi, tra il serio e il faceto. Twitter è un altro ottimo social per esprimere idee, pensieri, concetti, critiche, probabilmente il migliore ma al contempo il più ostico: ogni Tweet ha al massimo 280 caratteri.
Divulgazione e sapere
Il social talvolta può diventare il mezzo migliore per divulgare conoscenza. E possiamo riferirci a una miriade di ambiti, da quelli più di “nicchia” a quelli più popolari e gettonati. Il sapere a portata di tutti, un traguardo non da poco considerato come fino a neanche troppo tempo fa la cultura spesso era prerogativa dei “privilegiati” che potevano permettersi un’istruzione.
Social per imparare ma anche per insegnare qualcosa. Canali come YouTube o anche lo stesso Instagram, per non parlare dell’ultimo arrivato TikTok, sono tutti parecchio utilizzati da chi crea un profilo volto alla condivisione di contenuti di un certo tipo. C’è chi si occupa di scienza, chi di letteratura e chi di altre branche del sapere, chi invece ci delizia con tutorial eccezionali sul make up, la cucina, il fai da te (e non smetteremo mai di ringraziarli). Sempre in modo personale e creativo, mai banale. È solo così che si può emergere e accattivarsi un bacino di utenza, bisogna essere unici!
Qualunque sia il tipo di messaggio o scopo per il quale volete usare i social, ricordate sempre una delle cose essenziali: stabilite un contatto con chi vi segue. Incoraggiate il dialogo, anche la critica se necessario (costruttiva, ovviamente), rispondete alle domande dei follower e siate sempre voi stesse.