La pandemia ci ha reso tutti più fragili. Ma ci ha portato anche a riflettere su quanto ognuno di noi possa fare la differenza nella vita degli altri, su quanto abbiamo voglia e bisogno di calore e vicinanza. In un momento in cui il virus mette a rischio certezze, salute, finanze, ogni gesto di solidarietà ci rende più forti. Diventa una benzina interiore, risveglia le nostre energie, vince ogni senso di solitudine e di stanchezza: chi lo riceve, ma anche chi lo fa, sente di nuovo che tutto è possibile.
Lo sa bene una famiglia di Parma duramente colpita dal Covid, prima con due lutti, poi con una malattia che sembra infinita. «Abbiamo preso il coronavirus tutti e tre, mia moglie, mia figlia di 13 anni e io. Siamo in isolamento da tre settimane e ce la siamo vista brutta con febbre alta e polmonite bilaterale» racconta Fabrizio, 46 anni, di Parma. «Ad abbattere la paura di non farcela, l’angoscia che qualcosa andasse per il peggio è stata la gara di solidarietà dei nostri amici, dei colleghi e dei parenti che ogni giorno sul nostro ascensore hanno caricato pasta in brodo, branzini, focacce, farmaci e libri. Quando temi di dover ricorrere al ricovero, ogni atto di gentilezza ti fa sentire più vicino al “rientro nel mondo”. Ringrazio tutti perché nulla è più difficile che stare isolati».
È il potere della rete, del sentirsi parte di una comunità in cui tutti lavorano per uno stesso, importante obiettivo. Ed è il sentimento che ha ispirato i protagonisti dei 10 atti di solidarietà che ti raccontiamo qui.
Comprare una cena o una lezione di cucina
I ristoranti sono chiusi ma ci sono tanti modi per sostenere il tuo locale preferito. Sul sito lovebond.it, per esempio, trovi voucher a prezzi speciali per cene gourmand da consumare il prossimo anno (ma ci sono anche soggiorni in resort e case vacanze): li puoi tenere per te o metterli sotto l’albero di Natale.
Un’altra trovata geniale per aiutare i ristoratori è il calendario dell’Avvento ideato da Italia keeps on cooking with Eataly: 24 lezioni di cucina online con altrettanti chef italiani. I partecipanti riceveranno a casa la Christmas box con gli ingredienti della ricetta (da 30 euro, alessiarizzetto.com/italia-keeps-on-cooking). Il parterre degli chef include tra gli altri Marco Ambrosino, Cristina Bowerman e Luigi Taglienti. «Il progetto è nato per offrire loro un sostegno concreto» dice l’ideatrice Alessia Rizzetto. «L’entusiasmo con cui è stato accolto rivela quanto i cuochi abbiano voglia di mettersi in gioco. Uno degli chef, Giancarlo Perbellini, ha deciso di devolvere il ricavato in beneficenza: fare del bene genera altro bene».
Lasciare un pranzo sospeso
Nel cuore di Ballarò, il quartiere multietnico di Palermo, c’è l’impresa sociale Moltivolti: 28 persone che arrivano da 10 Paesi e che gestiscono un ristorante e un coworking. «A pranzo da noi vengono il professionista e l’operaio, categorie che vivono la crisi in modo diverso» dice Claudio Arestivo, socio cofondatore. «Ecco perché abbiamo pensato di proporre ai clienti una patrimoniale fiduciaria: al momento di pagare il conto decidono se lasciarlo invariato, se aggiungere il 20% o se toglierlo. Il nostro obiettivo è costruire una comunità basata sul legame di fiducia: il 70% dei clienti ha scelto di pagare di più. Una videomaker ha accettato lo sconto perché il Covid l’ha messa in ginocchio. Ora il ristorante è chiuso, ma prepariamo 50 pasti al giorno per i rifugiati del quartiere: chi vuole sostenerci può comprarne uno con 5 euro ([email protected]). Persone che vivono in altre Regioni hanno letto di noi e comprato pranzi sospesi».
Accompagnare i figli degli altri a scuola
La mattina preparano la cartella, raggiungono da soli la fermata del pedibus e vanno insieme a scuola accompagnati da due o tre genitori, distanziati e con le mascherine. È l’esperienza, tutta da copiare, che da settembre stanno vivendo 25 bambini della scuola Don Milani di Vimercate (Mb). Dopo un’estate di incontri per capire come evitare assembramenti davanti agli istituti e aiutare i genitori rimasti senza pre-scuola a causa della pandemia, è partito il servizio Allegripedi che ha mappato la città, creando tre percorsi con fermate e orari stabiliti. «È un’iniziativa che ha valore sociale per chi deve conciliare smartworking, gestione dei figli, impegni quotidiani» spiega Daniela Ferdeghini, tra i genitori promotori. «La mattina è più facile mantenere il distanziamento. I bambini fanno amicizia e sperimentano l’autonomia».
Pagare un tampone sospeso
Dopo il caffè, a Napoli arriva anche il tampone sospeso. A proporlo sono la Fondazione Comunità di San Gennaro Onlus e SaDiSa, con farmacia Mele e Terza Municipalità. Ogni giorno, alla basilica di San Severo a Capodimonte, vengono fatti un centinaio di test a 18 euro l’uno. Chi vuole donarne uno, può farlo con bonifico e causale “tampone sospeso” (fondazionesangennaro.org).
Comprare un biglietto al cinema
Le sale di proiezione sono chiuse ma puoi vedere le ultime uscite e insieme sostenere il tuo cinema del cuore. Sul sito iorestoinsala.it, il cliente sceglie il film nel cinema che preferisce (ce ne sono 51, dalla Lombardia alla Calabria), acquista il biglietto (da 3 a 7,90 euro), riceve un link e… buona visione! «Al pubblico offriamo anche conversazioni con registi e attori e visite a mostre virtuali. I cinema sono presidi sociali, avamposti di cultura capaci di attrarre persone con gusti simili. E, mai come ora, è importante tenere viva la mente e accesa la curiosità», dice Lionello Cerri, anima di Anteo a Milano.
Sostenere il Fondo Ambiente Italiano
Il lockdown ha fatto nascere nel cuore di tutti un profondo desiderio di Italia. Per mesi ci sono mancati paesaggi e monumenti. E il Fai, che valorizza il patrimonio di arte e natura del nostro Paese, ha dovuto chiudere beni e annullare eventi. Quest’anno, per Natale, si può regalare la tessera di iscrizione per aiutare il Fondo a continuare il suo lavoro e tornare a vedere i tesori del Belpaese (da 20 a 66 euro, fondoambiente.it).
Donare una percentuale sul reddito
È successo a Pavia: 141 persone si sono autotassate e da maggio hanno raccolto 82.000 euro per aiutare chi è colpito dalla crisi. Il progetto si chiama Nessuno si salva da solo e coinvolge privati e associazioni del mondo laico e cattolico che hanno donato una percentuale del reddito. «Non possiamo più chiamarci fuori» spiega Daniela Bonanni, maestra in pensione coinvolta. «Questa iniziativa è replicabile quartiere per quartiere, dove si conoscono le persone e i loro bisogni. È un segnale di fiducia: insieme ce la possiamo fare». I fondi raccolti verranno gestiti da Caritas Pavia (caritaspavia.it/covid-19/nessuno-si-salva-solo).
Supportare i piccoli librai
Bookdealer è l’e-commerce che raccoglie 600 librerie indipendenti in Italia, offre loro una vetrina e la possibilità di raggiungere nuovi clienti (nella foto a sinistra, la libreria Blue Room). «I librai non hanno costi di iscrizione né danno margini sul venduto: ognuno ha un profilo dove consiglia percorsi di lettura» racconta Livia Del Pino, responsabile commerciale di bookdealer.it. «A pagare una cifra in più per la consegna è il cliente, che però qui trova librai in carne e ossa e può acquistare box con titoli a sorpresa».
Chiamare il delivery che assume i rider
300 città, 950 ristoranti e, soprattutto, 700 rider assunti con contratti di collaborazione. Sono i numeri di Alfonsino, il food delivery nato a Caserta (alfonsino.delivery). «Quella di assumere i rider è una scelta in controtendenza: hanno i contributi pagati, guadagnano un fisso per il turno più una cifra per ogni consegna, ricevono abiti e zaino termico» dice Dario Rauccio, senior marketing manager. «Sono il nostro contatto con l’esterno: se lavorano in condizioni di tranquillità si vede. E vogliamo assumerne altri 3.000 entro la fine del 2022».
Scegliere il Vermouth che aiuta le cantine italiane
Causa lockdown sono 54 milioni gli ettolitri di vino rimasti invenduti nelle aziende vitivinicole italiane. Per utilizzarne una parte è nato Fenice 2020, il Vermouth ottenuto con un blend di 20 prodotti che vengono da altrettante cantine, una per ogni Regione. Il nome testimonia la volontà di ripartire, l’etichetta è dell’illustratore Paolo Armitano (25 euro, thespiritualmachine.it).