Dal 2015 la scrittrice ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso, relazioni affettive. Ogni settimana pubblichiamo le sue risposte, online e sulla carta: se anche tu vuoi scriverle, manda una mail a [email protected]
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Carissima Chiara, dopo l’ennesima storia andata male (malissimo!), ormai il quadro mi è chiaro: io scelgo sempre il solito tipo di uomo. E il vero guaio è che questo “tipo” è il dominatore, l’uomo forte, il bastardo maledetto, e cioè quello che poi, prima o poi, mi fa puntualmente soffrire. Dovrei aver imparato ed essere capace di riconoscere i primi campanelli d’allarme. Ma che posso farci? Il compagno dolce e premuroso non mi piace, mi sembra debole, non riesce a comunicarmi niente. Appena vedo qualcuno che potrebbe essere sinceramente innamorato di me, perdo qualsiasi interesse e scappo. Ma allora, ti chiedo, sono condannata a soffrire? Di più: scelgo di soffrire volontariamente, come se mi piacesse ritrovarmi sempre da sola, umiliata e con l’amaro in bocca?
(Elisabetta)
Cara Elisabetta, se l’amore fosse razionale, sarebbe proprio un bell’affare. Sceglieremmo sempre il miglior partito, sceglieremmo solo e soltanto uomini cari disposti ad accudirci eccetera. E invece, ahimè, l’amore è anche questo: è antieconomico, è caos, è una grande fregatura. Quello che mi dici non è strano, spesso scegliamo uomini simili tra loro, perché rispondono a qualcosa. E vai a capire poi a che cosa: una carenza, una figura paterna, un lato nascosto di noi, chissà… Forzare il desiderio o questo bisogno non si può. Ma puoi fare qualcosa: essere preparata e, col tempo, affilare qualche arma per saper vivere o sopravvivere a questi amori turbolenti che ti cerchi. Vorrai sempre l’uomo forte? Impara a non farti sopraffare. Vorrai sempre il dominatore? Impara a non farti umiliare. Conosci il tuo desiderio, insomma, e vivilo salda e corazzata.
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