Spice (o Black mamba) e krokodil. Sono i nomi da strada di due micidiali nuove droghe, che si stanno diffondendo in mezza Europa. I morti a causa della spice (cannabis sintetica) finora sarebbero 13. Per questo la Commissione europea si è appena attivata con iniziative di monitorizzazione e controllo.
Il “coccodrillo”, derivato da un medicinale contro la tosse mescolato a sostanze pericolose, in Italia potrebbe aver già colpito: sembra il responsabile di un decesso avvenuto di recente in provincia di Bari.
La spice, cannabis sintetica che provoca la morte
Chimicamente la spice, chiamata anche black mamba e k2, è Mdmb-chmica, inizialmente sintetizzata in Cina. Tossica, può provocare danni gravi e irreparabili alla salute. Otto Stati dell’Unione Europea hanno segnalato 13 morti correlate e 23 intossicazioni acute associate all’uso di questa “erba” artificiale, il cui uso provoca violenza e aggressività. Per questo la Commissione europea si è attivata e ha sollecitato l’adozione di misure di prevenzione e di controllo e contrasto in tutti i Paesi.
In Italia questa sostanza stupefacente non sarebbe mai stata sequestrata o almeno non se ne è avuta notizia. Ma c’è chi l’ha provata su blog e siti, racconta gli effetti devastanti. Si compra online in polvere sfusa. Viene usata per potenziare spinelli tradizionali, ma senza la consapevolezza dei rischi che si corrono.
Effetti micidiali della spice: non un semplice spinello
“I consumatori – dice il professor Roberto Gagliano Candela, tossicologo di lungo corso e docente universitario a Bari – purtroppo tendono a pensare che sia solo un poco più forte della marijuana tradizionale e sottovalutano i pericoli. Si è portati a pensare che si tratti di un composto simile a quello ‘naturale’, ma così non è. Bene ha fatto la Commissione europea a porre il problema e sollecitare azioni nei singoli Stati, Italia compresa”.
Che fare? “Una delle priorità – secondo Gagliano Candela – è l’informazione. I ragazzi non credono a quello che dicono gli adulti. Sono convinto che la scuola possa fare la differenza. Delle nuove droghe dovrebbero parlare gli insegnanti, ai quali gli studenti danno retta. Sono importantissimi anche i medici di base”. E i genitori? “Devono cercare di cogliere i segnali. Se un figlio si comporta in modo strano, se ha un crollo nel rendimento scolastico o reazioni sproporzionate, ci si deve porre il problema. Sarà colpa dell’abuso di sostanze? Quando si fumano cannabinoidi sintetici – continua – è impossibile non rendersene conto. Gli effetti sulla salute sono pesanti, evidenti”.
Più informazione e laboratori attrezzati
Anche Max Lorenzani concorda sulla necessità di dare informazioni e promuovere iniziative mirate. Coordinatore di Lab 57 Alchemica di Bologna, ong che una ventina d’anni si occupa concretamente di riduzione del danno, conferma: “Con questo tipo di sostanze, basta una minima quantità per intossicarsi. Anche noi non abbiamo notizie di sequestri di black mamba, ma resta il dubbio che la stiano testando pure qui e che qualcuno stia facendo da ‘cavia’. La colpa – è la sua opinione – è del proibizionismo. Se la cannabis fosse legale, o se fosse ammessa l’autoproduzione, non si cercherebbero soluzioni di ripiego. In Italia – continua – non tutti i laboratori delle forze di polizia sono attrezzati per individuare l’Mdmb. Ecco. Un’altra cosa da fare, oltre a depenalizzare subito la coltivazione di cannabis per consumo personale, sarebbe questa. Investire sui centri di analisi, mettendoli grado di riconoscere tutte le porcherie sul mercato. E analizzare le sostanze nei luoghi dove si consumano, per rendere consapevoli gli utilizzatori e prevenire le intossicazioni”.
La krokodil ha causato un decesso in Italia
Sarebbe invece da attribuire all’iniezione di una dose di krokodil, un’artigianale droga diffusissima in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche, la morte di un idraulico barese quarantenne. L’ipotesi, in attesa di riscontri affidati agli esami tossicologi, è stata formulata da procura e carabinieri sulla base dei primi accertamenti post mortem.
Effetti devastanti della krokodil: l’eroina dei poveri
La sostanza mangia la pelle e scarnifica muscoli e ossa, lascia ulcere e squame verdastre, può provocare necrosi e cancrene. Il nome da strada basta da solo a rendere l’idea. Se arrivassero conferme, sarebbe uno dei primissimi casi di accertamento della presenza della “nuova droga” anche in Italia. E’ considerata una droga da poveri, alternativa all’eroina. Per produrla non sono necessari sofisticati laboratori e chimici esperti. Si tratta di desomorfina, inventata negli anni Trenta come analgesico. Clandestinamente si ottiene partendo dalla codeina, contenuta in piccole quantità in gocce e sciroppi contro la tosse, e mescolandola con sostanze a basso costo, facilmente rimediabili: iodio, benzina, diluenti per vernici o fosforo rosso tirato via dai fiammiferi.