Di tumore si parla sempre più spesso. Se ne parla ovunque, in tv, sui giornali e sul web. I medici ci riempiono di consigli sulla prevenzione; gli scienziati ci tengono aggiornati sui progressi tecnologico-scientifici. Una buona informazione è già il primo passo.
E chi ci è passato non si risparmia nel raccontare la propria esperienza. Anche le celebrities non fanno eccezione: raccontano la propria storia, ben consci che non servono tabù in situazioni come queste. E così, testimonianza dopo testimonianza, la lista di quanti ce l’hanno fatta (e ce lo raccontano) si allunga sempre più. L’ultima ad avere parlato del proprio tumore è Carolyn Smith, la giudice di Ballando con le Stelle. Ma prima di lei molti vip hanno scelto di raccontare, con franchezza e coraggio, questa esperienza dolorosa e privata della loro vita. Abbiamo così ascoltato le testimonianze di Hugh Jackman, Sheryl Crow, Anastacia (la sua lunga lotta “raccontata” da lei in prima persona è stata una delle prime, quella che forse ha convinto molti altri famosi a fare lo stesso); Sean Connery, Cynthia Nixon e Kylie Minogue. Anche i vip nostrani hanno fatto la stessa scelta di confidare la propria esperienza, diventando a volte veri e propri testimonial di fondazioni che combattono il cancro oppure attivisti sul campo. Abbiamo così conosciuto le storie del principe Emanuele Filiberto, di Emma Marrone e Lorella Cuccarini. Storie tutte diverse, intime e personali, ma con un unico e nobile scopo: far capire che di cancro oggi non si deve per forza morire. Perché a dispetto di un tempo, quando veniva chiamato il “male incurabile”, di passi avanti oggi se ne sono fatti moltissimi e ricevere oggi una diagnosi di tumore non è più necessariamente una condanna a morte.