La Svezia si conferma capofila fra i Paesi più attenti al supporto alle famiglie, grazie a una legge rivoluzionaria che consente ai nonni di ottenere un congedo parentale retribuito per prendersi cura dei propri nipoti.
La possibilità di trasferire giorni di congedo ai nonni
Dal 1° luglio i neo-genitori possono trasferire ciascuno fino a 45 dei propri giorni di congedo ai nonni che riceveranno un compenso per la cura del bimbo o della bimba, fino al compimento dell’anno di età. Padri e madri non saranno dunque più gli unici a poter beneficiare di un assegno quando restano a casa ad occuparsi dei figli: la nuova legge consente loro di farsi sostituire da una nonna o da un nonno, ma anche da una persona di fiducia che può essere uno zio o una zia, per un massimo di complessivi 90 giorni.
Esistono delle condizioni per ricevere l’indennità. Un pensionato può usufruire del congedo parentale, ma in questo caso l’indennità è calcolata sull’ammontare della pensione. L’eventuale beneficiario, inoltre, non può cercare lavoro o studiare durante il periodo in cui riceve l’assegno.
Ai genitori svedesi 16 mesi retribuiti per la cura dei figli
Secondo il sistema attuale, i genitori svedesi hanno diritto a 480 giorni di congedo retribuito, siano essi due o uno solo. Con sedici mesi retribuiti per la cura dei figli piccoli, il Paese scandinavo è fra i più virtuosi al mondo per quanto riguarda i congedi parentali. Per 390 giorni l’indennità raggiunge circa l’80% del reddito. Per i restanti 90 giorni il limite massimo è di 180 corone (16 euro) al giorno. Il congedo deve essere preso prima che il bambino compia 12 anni. Durante i primi quindici mesi i genitori possono restare a casa insieme per sessanta giorni. Ci sono anche altri benefici per i genitori in Svezia: possono lavorare ad orario ridotto fino all’età di otto anni del bambino, mentre i dipendenti pubblici possono beneficiare di tale orario ridotto fino all’età di 12 anni.
L’attenzione della Svezia per il welfare familiare
Lo scorso dicembre il parlamento svedese, il Riksdag, ha approvato la proposta del governo sul trasferimento dell’assegno parentale ai nonni. Dal 1° di luglio questa opportunità per le famiglie svedesi è praticabile. Il Paese scandinavo, ormai 50 anni fa, era diventato il primo al mondo a offrire un congedo parentale retribuito anche ai padri e non solo alle madri. Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia delle assicurazioni sociali (Försäkringskassan), pubblicato a metà giugno, i padri hanno usufruito del 27% del congedo, ovvero 130 giorni, per i bambini nati nel 2021 – un aumento di sette punti in dieci anni.