Può capitare di perdere la tessera sanitaria e allora può diventare un problema sia l’acquisto di farmaci, sia la prenotazione di visite mediche specialistiche. Ma esiste un modo per chiedere un duplicato, che in un primo momento sarà solo cartaceo.
Cosa fare in caso di tessera sanitaria elettronica smarrita
La richiesta è semplice e può essere gestita in modo facile anche da casa, ma attenzione: in alcuni casi il sostituto cartaceo con codice a barre non può essere usato, come capita per chi è celiaco e ha diritto a un contributo mensile per l’acquisto di prodotti senza glutine. Qui ti spieghiamo cosa è utile sapere.
Come fare la richiesta di tessera sanitaria elettronica
Può capitare di perdere la tessera sanitaria elettronica, quella dotata di chip da utilizzare come se fosse un bancomat. Ottenerne una nuova richiede un certo lasso di tempo, circa un mese, quindi come fare nel frattempo? Spesso la tessera sanitaria è indispensabile, specie per gli anziani, per acquistare farmaci o prenotare o effettuare visite mediche in ospedale e non.
Che fare? In realtà esiste un modo per continuare a beneficiare dei servizi sanitari anche in attesa che l’Agenzia delle Entrate invii a casa la nuova tessera. Basta farne richiesta online, proprio sul sito dell’Agenzia. Per accedere al servizio è necessario essere in possesso di identità digitale: serve quindi lo SPID o, in alternativa, anche la CIE (Carta d’Identità elettronica).
Come ottenere il duplicato della tessera sanitaria elettronica
Per ottenere un duplicato della Tessera Sanitaria con microchip, che sarà cartaceo e dotato di codice a barre da poter scannerizzare in farmacia o in ospedale, è sufficiente andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate (portale.agenziaentrate.gov.it), selezionare la “Richiesta duplicato Tessera Sanitaria e Codice Fiscale”, poi cliccare su “Accedi”. A questo punto occorre inserire le credenziali SPID, CIE o CNS.
Seguendo le indicazioni si potrà scaricare sul proprio computer il duplicato in formato Pdf, che si potrà stampare e portare con sé, in attesa della nuova tessera magnetica con chip.
In alternativa si può anche chiedere, sempre online, senza autenticazione: per accedere, sempre da sito dall’Agenzia delle Entrate, è sufficiente indicare il codice fiscale oppure i dati anagrafici completi. Per motivi di sicurezza, però, saranno richieste alcune informazioni aggiuntive, relative alla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente e alla motivazione della richiesta.
Infine, si può optare per la richiesta via mail o pec (poste elettronica certificata) oppure recandosi di persona presso un ufficio territoriale, con la possibilità di prenotare l’appuntamento.
Come e quando serve la tessera sanitaria elettronica
La Tessera Sanitaria contiene anche il codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e viene utilizzata ogni volta che ci si reca dal medico, si acquistano medicinali in farmacia, si prenota un esame in un laboratorio di analisi, oppure si deve effettuare una visita specialistica in ospedale e alla ASL. Anche per le cure termali riconosciute dalla ASL è richiesta la Tessera Sanitaria, che permette di ottenere servizi sanitari anche nei paesi dell’Unione europea. Inoltre, vale come codice fiscale.
Di recente si è parlato della possibilità che le nuove tessere, dal 2023, non prevedano più il microchip, a causa della scarsità di materie prime per la realizzazione, ma per ora il funzionamento della Tessera sanitaria non cambia. Attenzione, però, a ciò che non si può fare con il duplicato cartaceo.
Cosa non si può fare con il solo duplicato della tessera sanitaria
Esistono dei casi nei quali il microchip è indispensabile per l’erogazione del servizio e uno di questo è l’acquisto di prodotti senza glutine con il contributo del Servizio Sanitario regionale/nazionale. Da tempo, infatti, gli alimenti specifici per chi soffre e ha una diagnosi medica certificata di celiachia possono essere acquistati anche nei supermercati, oltre che in farmacia e in alcuni punti vendita specifici.
Per farlo, però, al momento del pagamento del conto e per poter usufruire del contributo occorre inserire la propria Tessera sanitaria nel lettore apposito (lo stesso del bancomat). Il duplicato cartaceo con codice a barre, invece, non può essere letto dalla stragrande maggioranza dei punti vendita. Da qui un indubbio disagio, che può proseguire fino a quando l’Agenzia delle Entrate non recapiterà la nuova tessera magnetica a casa. Se questo richiedesse molti giorni (in media un mese) si corre il rischio di perdere parte della quota spettante.