Chi di noi non ha provato almeno una volta quello di cui parla Laura, una di noi?
“Ciao Chiara , ti vorrei chiedere …dedico tempo e energia e amo quello che faccio in famiglia e nel lavoro ma a volte l’indifferenza , il non essere “vista” mi fa reagire male …come potrei trovare soddisfazione interna e non aver bisogno di conferme o gratitudine? Grazie…” Laura
Quello che scrive Laura, è facilmente comprensibile da tutti noi. Perché fa parte del nostro essere umani, quello di desiderare conferme e qualche ringraziamento di tanto in tanto. Quindi intanto rilassiamoci sul fatto che è normale desiderare queste cose di tanto in tanto. Ed è normale anche rimanerci male, quando le cose non vanno come vogliamo. Il vero punto, non è evitare che questo accada, ma rendersi conto che quando accade, è perché il nostro pensiero è sprofondato nei meandri dell’insicurezza in cui le cose che normalmente facciamo con spontaneità e senza sforzo, persino con gioia, ci pesano.
Facciamo finta che per 7 giorni di fila, tu faccia tutto quello che fai abitualmente: dal riordinare la casa, al prenderti cura delle persone che ami, fare la spesa, preparare con diligenza le cose al lavoro, mettere in atto quelle piccole attenzioni che sai faranno la differenza per chi svolgerà quella mansione per cui tu stai preparando il terreno. Per 7 giorni, non ti pesa fare nulla di tutto questo, anzi è una gioia per te. A volte qualcuno ti ringrazia e ne sei felice, ma poi quando non lo fanno, non ti pesa particolarmente. Poi arriva l’8 giorno. E l’inferno si scatena. Le mansioni che fai sono sempre le stesse, eppure improvvisamente tutto ti sembra così pesante e improvvisamente senti il bisogno estremo di ricevere un “grazie per tutto quello che fai”. Ti sembra così ingiusto non essere riconosciuta e “non vista” per quello che fai. Ti senti improvvisamente data per scontata. Inizi a sentirti male e insicura. Le persone che fino a una settimana fa adoravi, ti sembrano degli ingrati insensibili.
Tutto è così dannatamente difficile e frustrante.
Ti suona familiare? Probabilmente la risposta è sì. Perché tutte noi, con variazioni sul tema passiamo momenti simili. Cosa accade dal giorno 7 al giorno 8? Accade che il nostro pensiero cambia. Da essere piuttosto lucido e calmo, si agita e sprofonda. E quando il nostro pensiero sprofonda, sarà assolutamente normale sentirci date per scontate.
Attenzione: non sto dicendo che dovremmo fare tutto da sole, o che non sia bello ricevere attenzioni e dei ringraziamenti sinceri. Sto dicendo che cose che quasi non hanno peso quando il nostro pensiero è elevato e allineato alla nostra saggezza, diventano terribilmente importanti e difficili quando il nostro pensiero si agita. Improvvisamente sembra fondamentale avere conferme del nostro valore, improvvisamente l’opinione altrui sembra essenziale per sentirci affermate.
Eppure, la soddisfazione che cerchiamo, viene sempre da dentro di noi. A volte possiamo sentire una momentanea gratificazione dai complimenti e dai riconoscimenti del mondo esterno, e non c’è nulla di male in questo.
Tuttavia quella soddisfazione profonda di cui sospetto parli Laura, va molto oltre la gratificazione del momento. E’ un sentirsi di valore. E’ quel sentirsi “a casa” che si sprigiona in noi quando siamo in contatto con la nostra saggezza.
Quel senso di soddisfazione non va mai da nessuna parte, ma proprio come il sole può essere momentaneamente celato a noi dal passaggio delle nuvole. Le nuvole, altro non sono che pensieri grigi, che transitano nella nostra consapevolezza e oscurano il cammino.
Il nostro compito, non è scacciare le nuvole, ma ricordare che oltre di esse il sole mai smetterà di esistere. E che quando saranno passate e il cielo tornerà limpido, tornerà a scaldarci… sempre.
La nostra umanità risiede nel transitare per questa vita, in armonia con i cambiamenti climatici che attraversano la nostra consapevolezza. Ci saranno giorni di pioggia. Ci saranno giorni di sole. E proprio come in questi giorni di canicola estiva, persino il sole arriverà a darci noia. E’ così che funzioniamo. E quello che stai cercando tu, non è un modo per avere sempre il sole, perché non puoi.
Quello che stai cercando tu, è duplice:
1. Vedere la perfezione della pioggia quando il cielo si copre di nuvole
2. Goderti il sole sulla pelle quando il cielo si sgombra.
Tutto qui. Quando vedi questo, una soddisfazione profonda e inestinguibile inizierà a sgorgare da dentro di te a mai più si fermerà.
E mentre finisci di leggere queste righe, se hai una buona sensazione, fidati di essa: ogni buona sensazione è un indice che sei un pò più vicina al tuo sole.
A presto Laura, a presto ragazze di ogni età!
Dalla vostra coach anche per oggi è tutto!
Un abbraccio rinfrescante a tutte,
Chiara