Per il secondo anno consecutivo Trento è la più generosa tra le grandi città italiane in tema di donazione di organi e tessuti. Lo rivela l’ultima edizione dell’“Indice del Dono”, il rapporto pubblicato dal Centro nazionale trapianti in vista della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica 16 aprile. Ad oggi complessivamente il Sistema informativo trapianti ospita 15,5 milioni di dichiarazioni registrate: 11,1 milioni di sì e 4,4 milioni di no.
I dati di 7.028 comuni italiani
Il rapporto, realizzato dal Centro nazionale trapianti, analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all’atto dell’emissione della carta d’identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. I valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Trapianti, Trento in vetta alle donazioni
Come nell’anno precedente, è ancora Trento in cima alla classifica della generosità tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti. L’indice del dono raggiunto dal capoluogo trentino è 69,76/100: nel 2022, su 11.678 cittadini che hanno rinnovato la CIE, il 65,6% ha scelto di esprimere la propria volontà sulla donazione (34,4% gli astenuti) e tra i dichiaranti il 78,6% ha detto sì. Un tasso di consenso elevato, oltre 10 punti sopra la media nazionale che si è attestata al 68,2%. Al secondo posto a pari merito Sassari e Livorno, entrambe con un indice del dono di 67,69/100.
Le altre grandi città
Fra le città più favorevoli alla donazione, in quarta posizione c’è Verona, quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara (la prima delle grandi città centro-meridionali) e decima Monza. Sale Milano (16ma, nel 2021 era 20ma), stabile Torino al 29mo posto, guadagna una posizione Roma (da 32ma a 31ma), Napoli 39ma (era 42ma).
Corato fra i centri medi
È Corato, città di quasi 50mila abitanti in provincia di Bari, il comune più generoso d’Italia tra quelli medio-grandi (da 30 a 100mila residenti). Il centro pugliese ha raggiunto un indice del dono di 77,65/100, oltre 10 punti in più dell’anno precedente, raggiungendo un tasso di consensi dell’81,5% con un’astensione molto bassa (19,1%). Complessivamente migliorano i dati di molti comuni meridionali, nonostante l’opposizione alla donazione al Sud resti tendenzialmente più alta che nel resto d’Italia. Al secondo posto c’è Nuoro, prima un anno fa. Completa il podio la sassarese Alghero, seguono tra le prime dieci Como, Belluno, Camaiore (LU), Cerveteri (RM), Pomigliano dArco (NA), Sesto Fiorentino (FI) e Monreale (PA).
Guardiagrele fra i medio-piccoli
Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) a primeggiare quest’anno è Guardiagrele, quasi 8mila residenti in provincia di Chieti. La cittadina abruzzese, con un indice del dono di 88,76/100, ha registrato un tasso di consensi altissimo (98,6%) e una astensione del 24,3%. Secondo posto per Primiero San Martino di Castrozza (TN), terza Leverano (LE), mentre al quarto posto c’è la palermitana Corleone dove nel 2022 nessun cittadino ha detto no alla donazione: 313 i sì raccolti su 313 dichiaranti, anche se il 42,9% ha preferito astenersi. A seguire in classifica tra le prime dieci Boscoreale (NA), Ponte nelle Alpi (BL), Oliena (NU), Arenzano (GE), Spello (PG) e Ribera (AG).
Geraci Siculo primeggia fra i piccoli comuni
Fra i piccoli comuni (meno di 5mila abitanti), il primato di generosità in fatto di donazioni va al borgo di Geraci Siculo, nelle Madonie palermitane, con un indice del dono di 94,58/100, un tasso di consensi del 96,8% e un’astensione al 6,9%. Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani. Il piccolo centro fu profondamente colpito nel 2021 dalla morte di una bambina di 11 anni del paese, Marta Minutella. I genitori della piccola avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. Il podio dei piccoli comuni è completato da Cinte Tesino (TN) e da Cardedu (NU).
Trapianti, pro e contro la donazione
Nel 2022 sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1,9 milioni di sì (68,2%) ma anche quasi 900mila no (31,8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68,9%. A esprimersi è stato il 55,5% dei cittadini che si sono recati all’anagrafe per richiedere la carta d’identità.
Trapianti e donazioni, le tendenze
Le percentuali di consenso maggiori sono state registrate tra le donne (71,3%, contro il 66,2% di sì espresso tra gli uomini) e tra i 35-40enni (72,6%), mentre l’opposizione alla donazione è leggermente più altra fra i giovanissimi (nel 2022 il 30,2% dei 18-25enni ha registrato un no) per poi crescere esponenzialmente oltre i 70 anni (42,4% di no tra i 70-80enni, 56,5% tra gli over 80) nell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.