Una bambina di 3 mesi e mezzo ha potuto riabbracciare la mamma quasi due mesi dopo il devastante terremoto che ha sconvolto la Turchia. La piccola era sopravvissuta cinque giorni sotto le macerie. A causa delle violente scosse sismiche dello scorso febbraio, almeno 48.500 persone hanno perso la vita in Turchia e circa 6.000 in Siria.
Cinque giorni sotto le macerie
La piccola era stata estratta incolume dalle macerie di un edificio crollato nella provincia di Hatay, dopo oltre cinque giorni da una delle ripetute scosse che hanno causato distruzione e decine di migliaia di vittime fra la Turchia meridionale e la Siria.
Test del DNA sulla “bambina misteriosa”
La bambina, di nome Vetin Begda, è stata restituita alla madre dopo che un test del DNA ha confermato il legame con la madre. Prima che fosse accertata la sua identità, gli infermieri avevano chiamato la piccola “Gizem Bebek”, che in turco significa “bambina misteriosa”.
La famiglia distrutta dal sisma
L’agenzia di stampa turca Anadolu ha riferito che la madre della bambina, Yasemin Begdas, era rimasta ferita nel terremoto. Il padre di Vetin e due fratelli della bambina hanno invece perso la vita.
Turchia, le parole della ministra
“Riunire una madre e suo figlio è uno dei compiti più preziosi al mondo”, ha detto la ministra turca della famiglia e dei servizi sociali Derya Yanik. “Vetin ora è anche la nostra bambina”, ha twittato la ministra.
La piccola portata da Ankara ad Adana
Vetin è stata inizialmente ricoverata in un ospedale di Adana e poi portata ad Ankara con un aereo per ricevere ulteriori cure mediche. Dopo la conferma dell’esame del DNA, la bambina è stato riportato ad Adana.
Turchia, un altro bimbo “miracolato”
Un altro bambino, Musa, tirato fuori dalle macerie nella provincia meridionale di Kahramanmaras e portato in ospedale nella provincia di Mersin, è stato riconsegnato ai genitori 50 giorni dopo essere stato trovato dai soccorritori. Padre e madre del piccolo, Katibe e Naser Alkhalef, si erano appena trasferiti a Kahramanmaras con i loro tre figli prima del terremoto. La coppia è riuscita a mettersi in salvo con la figlia di quattro anni e il figlio di due, ma Musa, di 10 mesi, risultava disperso. Anche lui ha potuto fare ritorno alla sua famiglia solo grazie all’esame del DNA.