Cibo sano, relax, probiotici… Facciamo di tutto perché l’intestino sia felice, ci occupiamo dei suoi ritmi, cerchiamo di nutrirlo senza irritarlo, perché la nostra salute dipende anche da lui. Ma chi pensa alla vagina, alla sua healthy routine, ai tessuti che più le piacciono, all’allenamento (sì, quello) che le regala benessere?
Se lo è chiesto Jen Gunther, ginecologa canadese-americana e autrice di La vagina felice (Sperling & Kupfer), il saggio che risponde alle domande che per pudore o poca abitudine non arriviamo mai a porre al nostro medico. Jen ci spiega che se non si pratica sesso, la vagina può perdere il suo equilibrio, ci mette in guardia dalle abitudini sbagliate, come l’uso dei salvaslip, ci racconta quali sono i lubrificanti più adatti al pH della pelle (e non sono informazioni inutili se pensiamo che in America si usava la margarina…). Il libro ci ha incuriosito, così abbiamo condiviso i temi più interessanti con Chiara Di Pietro, specialista in ginecologia e ostetricia a Roma: lei è super seguita su Instagram come @ginecologo_roma e su Tiktok, con l’account unaginecologaperamica. Partiamo da…
…depilazione totale, sì o no?
«I peli pubici, per quanto antiestetici, ci proteggono da funghi, batteri e virus» risponde Chiara Di Pietro. «Eliminarli non è una buona idea, soprattutto se soffri di infezioni vaginali ricorrenti. Se proprio ti piace l’effetto “nudo”, limita la depilazione al monte di Venere e all’inguine, lasciando una piccola striscia di peluria sulle grandi labbra. Occhio alla tecnica: evita la crema e se usi il rasoio applica prima una schiuma o un sapone e dopo una crema lenitiva».
Il sesso è uno spassoso antiage
«L’attività sessuale è un trattamento antietà perché aumenta la lubrificazione, migliora la circolazione sanguigna della zona genitale e rende i tessuti più elastici» sottolinea la ginecologa. Non solo: durante i rapporti rilasciamo endorfine, ormoni del buonumore, e il sistema immunitario viene stimolato. Con il sesso, rinforzi anche i muscoli del pavimento pelvico. «Un ottimo esercizio? Contrai i muscoli della vagina durante il coito. Si chiama “bacio di Singapore” e simula il rapporto orale. Così ti fai del bene regalando piacere al tuo partner».
Orgasmo vaginale non pervenuto
«Molte donne mi raccontano di sentirsi inadeguate perché raggiungono l’orgasmo solo con la stimolazione del clitoride» racconta Chiara Di Pietro. «Sa che cosa rispondo ai loro dubbi? Che non esiste un orgasmo vaginale, ma un orgasmo percepito in vagina, grazie al complesso uretro-clitorido-vaginale, area ricca di terminazioni nervose che parte dal clitoride e prosegue internamente».
Sì, l’eiaculazione femminile esiste
Non parliamo dello squirting. «L’eiaculazione femminile è la fuoriuscita di un fluido di consistenza lattiginosa, colore biancastro, rilasciato durante l’orgasmo dalle ghiandole di Skene, situate all’ingresso della vagina» spiega la ginecologa. «Lo squirting, invece, è l’emissione di un fluido trasparente che esce a fontana dall’uretra, ma non è pipì. Non è un fenomeno frequente e come l’eiaculazione femminile non è collegato al piacere».
Anche la vagina si fa sentire
Ti è mai capitato di sentire che la tua vagina fa un rumore simile a un peto durante il rapporto? Si chiama “queefing” ed è causato dall’emissione di aria che durante il coito rimane intrappolata nel canale. Può creare imbarazzo, ma è un fatto perfettamente normale.
Evita i salvaslip
L’utilizzo prolungato favorisce la formazione di batteri che entrando nel canale vaginale possono dar luogo a infezioni o infiammazioni genitali. Se le secrezioni sono normali puoi farne a meno. Se però hanno un cattivo odore (la Candida sa di lievito, la Gardnerella ricorda il pesce) più che l’uso di un salvaslip meritano una visita dal ginecologo.
Lubrificante? Meglio a base acquosa
L’Organizzazione mondiale della sanità ha elaborato delle linee guida per i lubrificanti, raccomandando quelli a base acquosa, con pH pari a 3,5-4,5. Puoi scegliere quello che preferisci, ma se sei soggetta alla Candida evita quelli a base di glicerina, se hai la pelle sensibile, verifica l’assenza di parabeni, se usi il preservativo niente lubrificanti a base oleosa, e con i sex toys meglio evitare quelli con silicone.
La strategia in bagno (pubblico)
Nei bagni pubblici usa la carta igienica solo se è in un contenitore: quando sta vicino al water, aperta, può riempirsi di batteri atterrati dopo aver tirato lo sciacquone. Se è chiusa, in rotolo o in foglietti singoli, togli il primo pezzo, e getta nel wc dopo aver tirato l’acqua, per ridurre gli schizzi di pipì. Non hai i fazzoletti e la carta è “aperta”? Meglio un bidet a casa.
La vagina è un organo autopulente
«La vagina è un forno autopulente, non servono profumi, né lavande» scrive Jen Gunther. Per garantirsi un’igiene corretta, basta lavare le parti esterne una volta al giorno, con un detergente adatto (pH 4.5 in età fertile, 5.5 in menopausa). Però è obbligatorio lavarsi dopo essere andate in bagno perché i batteri presenti nelle feci possono aumentare il rischio di cistiti e vaginiti.
Il clitoride ha 8.000 terminazioni nervose. Il pene ne conta solo un terzo
VAGINA: A OGNUNO LA SUA FORMA
La vagina può avere diverse forme, tutte perfettamente nella norma. Ecco le più comuni.
● A tenda: è la forma più diffusa. Le piccole labbra sono più lunghe di quelle grandi.
● A ferro di cavallo: l’apertura della vulva è larga nella parte superiore e si chiude scendendo verso il basso.
● A tulipano: le piccole labbra sporgono appena.
● A sbuffo: è la cosiddetta vulva paffutella con le grandi labbra piene che nascondono le piccole.
● A Barbie: le piccole labbra sono piccolissime e rinchiuse all’interno delle grandi, come in uno scrigno.