Si dice che la fortuna è cieca e che la ruota gira per tutti. Eppure c’è chi ritiene di essere un po’ più sfortunata e non mancano gli scongiuri del caso: ci si tiene alla larga dagli specchi rotti e dai gatti neri, fino al sale rovesciato. Le superstizioni sono innumerevoli e tutte assai radicate nella nostra cultura: per ognuna c’è un significato e un’origine ben precisi. Ecco allora che per confutare qualsiasi scaramanzia, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze ha fissato per venerdì 17 marzo la prima Giornata Anti-Superstizione del 2023, a cui si aggiungerà un altro venerdì 17. Al grido di “Essere superstiziosi porta male”, dal Cicap sono pronti ad affermare che in simili credenze non c’è nulla di vero. E tu da che parte stai?
Arriva la Giornata Anti-Superstizione
Se per alcuni venerdì 17 è una giornata come le altre, per altri proprio non è così. Le più scaramantiche si staranno già affidando a scongiuri, preghiere e molto altro. Anche tu sei superstiziosa? Per confutare le numerose credenze in materia di fortuna, il Cicap ha deciso di fissare una data anti-superstizione. E quale miglior giorno se non in un venerdì 17?
Per l’occasione, il Comitato entrerà nelle università per ridicolizzare le superstizioni che esistono anche tra le aule accademiche. Ci sono quelle legate a particolari luoghi dell’ateneo (ognuno ha i suoi), quelle che hanno a che fare con il conseguimento della laurea o addirittura con l’iscrizione all’università. Superstiziosi e non potranno contribuire al dibattito. Insomma, inutile negarlo: di scaramantici è pieno il mondo. Pavarotti era superstizioso e per ogni esibizione portava con sé un chiodo. Si sa poi che nei teatri non ci si veste di viola. Chi ci crede, non ha dubbi: la donna di picche porta male, il 13 e il 17 sono i numeri sfortunati, per non parlare del 666 che è il numero del diavolo. Se credi nella sorte, evita di scendere dal letto la mattina con il piede sinistro, non calpestare la fuga delle piastrelle per strada e non girare su te stessa. Non bisogna dormire davanti allo specchio e neppure tenere ombrelli aperti in casa. Sfortuna delle sfortune poi è il sale versato sul tavolo.
Cattive credenze riguardano persino i gatti neri. Se sei scaramantica, saprai bene che non bisogna passare sotto una scala né posare un cappello sopra il letto.
Paese che vai, scaramanzia che trovi
Insomma, ogni cultura ha le sue credenze: anche in fatto di superstizioni. Rappresentano un passato popolare che fatica ad andarsene. Venerdì 17 non piace soprattutto agli italiani. Al contrario, è venerdì 13 il giorno sfortunato per gli anglosassoni. Diventa martedì 13 se vai in Spagna, Sudamerica e Grecia. Per gli orientali, invece, è il 4 a non portare fortuna. Il colore sfortunato diventa il blu in Inghilterra, mentre è il verde in Francia.
Se non esageri, la scaramanzia può anche rivelarsi un placebo. Una sorta di tranquillante psicologico: se scendi dal letto con il piede giusto, per esempio, ti sembrerà di affrontare meglio la giornata (anche se magari è la peggiore di tutta la settimana). L’importante però è non farne un’ossessione.