Viaggiare in aereo è economico, ma arreca irrimediabili all’ambiente. Eppure, molti di quelli convinti di vivere in modo sostenibile usano volentieri questo mezzo di trasporto per viaggiare.

Facciamo un rapido calcolo. La media mondiale di consumo di cherosene per 100 km di volo è di circa 4 litri per persona, pari a 10 kg di CO2, quindi a 100 g di CO2 per chilometro, valore non molto diverso da una piccola auto risparmiosa. Ma poiché le emissioni degli aerei avvengono ad alta quota, in una zona assai delicata dell’atmosfera, il loro danno climatico viene grossomodo raddoppiato, e dunque si arriva a circa 200 grammi di CO2 per km, come viaggiare in Suv.

In pratica, un volo andata e ritorno Roma-New York, per un totale di 13.700 km, causa un’emissione equivalente a oltre 2700 kg di CO2, come percorrere 27.000 km con un’auto efficiente, il che è pari a due volte e mezza gli 11.000 km di percorrenza media annua di un italiano.

Il problema è che con gli aerei siamo indotti all’ipermobilità, cioè a viaggiare molto di più di quanto faremmo in auto o con altri mezzi. Volare spesso annulla ogni sforzo ecologico, è low cost per il portafoglio ma non per il clima.

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