Aurora Celli
Ha solo 17 anni Aurora Celli, tiktoker (sulla piattaforma amata dai più giovani vanta 1 milione e 600mila follower) che frequenta la quarta scientifico ad Ariccia (Roma) e che, da poco più di un anno, dopo un periodo di grande stress, si ritrova con la pelle istoriata dalla vitiligine.
«Oggi ci vado abbastanza d’accordo, ma i primi tempi è stata dura» confessa Aurora. «Poi un giorno mi sono chiesta: perché nascondermi? La vitiligine non è un marchio o una condanna, piuttosto è un’imperfezione che può rendermi speciale. Così ho iniziato ad amarla questa mia pelle bicolor, così insolita ma anche elegante. Perché la bellezza non sta in un abito alla moda o in lineamenti perfetti, ma è un insieme di dentro e fuori. Io fin da piccola ho scelto di essere aperta e sorridente perché trovo che un sorriso illumini più di un trucco ben fatto o di un look scintillante. L’altro giorno qualcuno mi ha detto che la mia pelle sembra una cartina geografica: mi è sembrato un complimento bellissimo e poetico. Ed è una buona ragione per non nascondermi e indossare, se mi va, anche i capi scollati. Però ho un outfit che mi dà sicurezza: con maglietta, gonna corta e un paio di texani borchiati non mi ferma più nessuno! Invece mi trucco poco, ho la pelle delicata. E ho risolto il problema mascara con le extension alle ciglia, che raccomando. Infine un consiglio per le ragazze come me: accettatevi e guardatevi intorno. Nessuno è perfetto. Mentre noi, con la pelle che la natura ci ha tatuato panna e cioccolato, siamo davvero uniche».
«Guardati allo specchio. riguardati. e guardati di nuovo finché la vitiligine non ti sembrerà più una strana macchia ma un gioiello speciale che indossi tu sola»
Eugenia Longo
Chioma non pervenuta e un sorriso che illumina anche in una fenomenale giornata di sole, Eugenia Longo, sui social detta Ginnnnnnnn (con 8 enne), ha 22 anni e una voglia di vivere che cattura.
«Ho perso tutti i capelli quando avevo tre anni, neanche mi ricordo di averli avuti. La mia fortuna? Una mamma con la stessa malattia (un’alopecia ereditaria) che mi ha fatto sentire meno strana in un mondo di capelluti» spiega Eugenia, instagrammer e studentessa di Economia a Milano. «Alla fine ho scoperto che la bellezza è essere in armonia con se stessi. Non è sempre stato così, avere la testa liscia mi ha creato dei problemi da piccola. L’accettazione è arrivata più avanti, grazie a un aiuto psicologico e a mia madre che aveva già vissuto (e in tempi meno evoluti e accoglienti) lo stesso problema. Ma è stato circa un anno e mezzo fa che è arrivata la consapevolezza. Ho smesso di indossare fasce e turbanti e oggi mi mostro orgogliosa per come sono. Il mio outfit da battaglia? Jeans, maglietta bianca e un paio di stivaletti un po’ aggressivi. La moda mi diverte: quest’anno sono attratta dai colori pastello e dal bianco, stanno benissimo con il mio look lunare. E mi piace il trucco-non trucco, che sembra naturale eppure è costruito. Non mi disegno però le sopracciglia: non sarei più io. Un consiglio per le ragazze come me ce l’ho, anzi ne ho tre. Se non stai bene, fatti aiutare da un esperto. Cerca sul web amiche con l’alopecia: ti sentirai meno sola. E scattati dei selfie, scopri i tuoi lati migliori, trasformali in punti di forza».
«La mia fortuna? Una mamma con la stessa malattia autoimmune mi ha fatto sentire meno strana in un mondo di capelluti»
Laura Brioschi
Ancora non la conosci? Allora dai un’occhiata al suo profilo Instagram, @lovecurvy−laurabrioschi. Guarda la sua linea di moda (Body Positive, su laurabrioschi.com). Oppure leggi il libro che ha appena pubblicato per DeAgostini, Noi siamo luce. Ecco Laura Brioschi, 31enne di Pietra Ligure (Savona), 1 metro e 80 per un numero ondeggiante di chili.
«Il mio peso naturale oscilla, a volte 80 chili, a volte più, altre meno, secondo i momenti della vita» risponde distratta l’interessata. Che di tutto si preoccupa fuorché dell’ago della bilancia perché la sua sontuosa curvytudine è perfettamente accettata. Anzi, è la cifra distintiva di questa splendida ragazza che ha un’idea precisa di cosa sia la bellezza. «È qualcosa d’intangibile ma, se dovessi proprio darle un’origine, direi che è nell’anima. Ci serve solo trovarla, lasciarla emergere e far sì che occupi felicemente il nostro corpo. La bellezza non ha misure, colori, taglie: è la nostra consapevolezza interiore. Una volta scoperta, si può conquistare il mondo. Io mi vesto e vado. Adoro la moda perché mi permette di mettere l’accento sulla caratteristica che decido di sottolineare al momento. Come gli abitini femminili, che mi fanno sentire quasi una principessa. A proposito, ho un messaggio per i brand: pensate anche alle taglie morbide, realizzate capi di fibre elastiche che permettano una vestibilità più comoda e adattabile! E uno per le ragazze curvy: rispettate voi stesse, rispettate chi vi circonda e gli altri rispetteranno voi. Funziona».
«La bellezza non ha misure, colori, taglie. La bellezza è la nostra consapevolezza interiore»
Servizio moda di Fabio Pravato — foto di La Kia