Il segreto per invecchiare splendidamente? Ce lo svela questa luminosa ragazza di 91 anni, un’esplosione di colori e gioia di vivere al 100 per 100. «Preferisco parlare di invecchiamento consapevole: accettare la propria età senza lamentarsi è la strategia per smettere di invecchiare e continuare a crescere. È inutile però nascondersi dietro un dito e negare che alcune cose con gli anni inevitabilmente si complicano». Non lo diresti a vederla mentre sottostà da modella esperta alle richieste di fotografo e stylist per il servizio di queste pagine.
E dire che Licia Fertz, nata a Trieste ma naturalizzata a Viterbo dopo il matrimonio, il dolore vero l’ha conosciuto eccome: prima la morte della figlia a soli 28 anni, poi la lunga malattia dell’amatissimo marito fino alla scomparsa nel 2017. Aggiungiamo un paio di acciacchi fastidiosi come la frattura di entrambi i femori e la maculopatia. «Ma sono eventi che ho digerito» spiega. «Ora mi concentro solo sul presente e sulla felicità che l’oggi mi regala a piene mani».
Adorato pigmalione, il nipote Emanuele che di lei dice: «La luce che la nonna emana nasce proprio dalle fratture dei tanti urti che la sua anima ha subito». È lui che nel 2018 per aiutarla a superare l’ultimo lutto, la convince ad aprire un profilo su Instagram, @liciafertz. Successo straordinario e, nel giro di pochi post, Licia diventa l’old influencer più famosa d’Italia con più di 117mila follower. «Alcuni sono anche molto birichini, in privato mi mandano certe foto…». Inizia così la chiacchierata, spregiudicata e allegra, con Licia Fertz.
Licia Fertz è anche protagonista del servizio di moda che trovi nel numero speciale di Donna Moderna in edicola, OneGenerationWoman:
Intervista a Licia Fertz
Eccezioni a parte, che rapporto hai con i follower?
«Ottimo. Mi scrivono cose così carine che leggerle mi riempie il cuore. Ogni tanto arriva qualche commento negativo ma cerco sempre di rispondere con simpatia e amore. Sì, l’amore è un’arma potente: in sua presenza l’odio perde vigore».
Su Instagram sei sempre supercolorata: hai cambiato il tuo modo di vestire da quando sei un’influencer?
«Non è cambiato affatto, sono sempre stata così. A dir la verità durante la malattia di mio marito mi ero un po’ spenta, colori compresi. Lui stava male e il mio umore era informe e triste come le tute che mettevo».
Che fine hanno fatto quelle tute?
«Nella spazzatura» (Licia si è presentata sul set con felpa rosa e leggings effetto rettile, ndr).
Oggi a cosa non rinunceresti mai?
«Ai miei adorati jeans e ai negozi vintage: non potete immaginare che abiti deliziosi trovo spendendo una sciocchezza».
Perché le anziane spesso si vestono da anziane?
«Per un motivo più culturale che di stile. Il mondo è cambiato, spesso in meglio, ma la percezione delle donne mature resta la stessa: una volta che perdiamo (a differenza dei maschi) la possibilità di procreare, la società ci accantona. Ma una possibilità c’è: non stare a questo gioco e far emergere con forza la propria unicità».
Cosa impari tutti i giorni dai giovani e cosa cerchi di trasmettere loro?
«M’incantano la passione e l’amore che hanno verso la natura. Sono così coraggiosi e mi sento un po’ in colpa perché la nostra generazione e quella dei nostri figli non sono state gentili e attente nei confronti di questo splendido Pianeta. Cosa provo a trasmettere? A non aver paura del tempo che passa. La vecchiaia spalanca nuovi orizzonti: si è liberi da tante incombenze e si può cominciare a vivere con leggerezza».
Hai posato nuda per una campagna di gioielli: è stato imbarazzante?
«Imbarazzante? Favoloso! Mostrare il mio corpo con le sue rughe e i suoi cedimenti strutturali è una delle cose più vitali che mi sia capitato di fare. Il corpo è sempre bello, qualunque sia la sua età, credetemi. Però confesso che ho sempre avuto poco senso del pudore. Anche in gioventù portavo senza vergogna dei bikini audaci».
Cosa ti manca di quei tempi?
«Un’unica cosa: quel corpo scattante che non mi tradiva».
Vecchiaia e sesso: si fa ancora?
«Certo! Magari in modo meno ginnico ma sempre appassionato. Il sesso è amore, perché rinunciarci?».
Nel tuo libro (Non c’è tempo per essere tristi, De Agostini) dici che il lusso della vecchiaia è fare ciò che si vuole. Cosa fai ora che prima non facevi?
«Mi rilasso. Ho la fortuna di avere un nipote eccezionale che mi libera da tutte le incombenze pratiche. Grazie a lui ho una vita piena e zero preoccupazioni. Viviamo nella stessa casa (io a pianterreno, Emanuele e sua moglie al primo piano), abbiamo un giardino, tre cani e tanti amici che, Covid permettendo, passano a trovarci».
Nessun rimpianto, nessun timore. Licia Fertz vive nel presente e nella felicità che l’oggi le regala. Come dice il titolo del suo libro, non c’è tempo per essere tristi
Nemmeno la morte ti preoccupa?
«No, perché quando arriverà lei non ci sarò più io. La morte delle persone care è un problema per chi resta, non per chi se ne va».
Quale la sfida le donne devono ancora vincere?
«Essere accettate e accettarsi a ogni età. La fecondità è solo una fase della crescita femminile ma poi c’è una bella fetta di vita che ci aspetta per essere assaporata. Non sai la rabbia che mi fa sentir dire “Sei ancora una bella donna”. Perché “ancora”? Viviamo l’età che avanza in tutta la sua pienezza e libertà. Gustiamocela fino in fondo».
Styling di Paolo Lapicca e Nicolò Milella
foto di Davide Nova
testi moda di Antonella Marmieri
intervista di Camilla Ghirardato
Make up Alioscia Mussi using Dior Make Up. Hairstyle Stefano Rolandi per TWA