Cosa fanno genitori e figli insieme su TikTok? Be’, pare si divertano parecchio. C’è Martin Scorsese che prova a indovinare prodotti “femminili” insieme alla figlia Francesca, fallendo tragicamente nel riconoscere una coppetta mestruale ma individuando subito un piegaciglia (un uomo raffinato, Scorsese). C’è Gwyneth Paltrow che mostra ai follower la sua routine mattutina commentata dalla figlia Apple, che la prende in giro senza pietà: «Sono le 8 del mattino e sta facendo questa cosa almeno dalle 7. Continua a saltellare qua e là in bagno, spalmandosi i suoi milioni di prodotti GoopGlow per mantenere la pelle luminosa» ci fa sapere la ragazza, senza trattenere una risata di scherno come quelle che gli adolescenti sanno riservare solo a chi li ha messi al mondo.
Va un po’ meglio all’attrice Jessica Alba, che è riuscita a coinvolgere i figli nella promozione della sua linea Honest Beauty senza mettersi troppo in imbarazzo, e a Jennifer Lopez, che ha ballato con i ragazzi e ha posato con figlia e mamma. Ci sono anche Alfonso Cuarón e Nicolas Winding Refn, registi seriosissimi, che insieme alla rispettiva prole si cimentano nelle celebri challenge di TikTok, la piattaforma che piace ai più giovani, dove registrano video brevissimi (da 15 a 60 secondi) cantando in playback, improvvisando balletti e rispondendo alle sfide virali.
Tutti insieme
Su Instagram JLo celebra la festa della mamma facendo posare 3 generazioni di donne Lopez.
Genitori e figli su TikTok
Ma questi (impacciati) famosi non sono certo gli unici: sempre più genitori sono stati “trascinati” sull’app dai figli, in particolare a partire dalla scorsa primavera, quando milioni di famiglie si sono trovate chiuse in casa dai lockdown. TikTok è diventata così la destinazione di svago preferita per molti. La popolare app conta più di 1,5 miliardi di download globali e nel 2020 ha conosciuto un vero boom: più di 800 milioni di utenti attivi nel mondo e più di 350 milioni di download.
Il fenomeno è esploso con la pandemia. Chiusi in casa, figli e genitori hanno scoperto che la tecnologia poteva essere un terreno comune
Se prima TikTok fa era considerato il luogo privilegiato della Generazione Z, oggi ha invece una popolazione molto più variegata, grazie anche al ruolo che i giovani creator, come si chiamano gli utenti dell’app, hanno svolto nel facilitare l’ingresso ai loro familiari più stagionati, genitori in primis.
Una curiosa forma di reverse mentoring sui social
Potremmo definirla una curiosa forma di reverse mentoring, quella pratica che viene oggi molto incoraggiata nelle aziende più avanzate e che consiste in uno scambio reciproco tra generazioni differenti: i giovani con meno esperienza in azienda ma più skills digitali aggiornate si affiancano agli impiegati senior, scambiandosi le competenze e completandosi l’un l’altro.
Su TikTok, invece, succede tutto in famiglia: i piccoli di casa guidano i genitori su una piattaforma che per loro è nuova, ma verso la quale si mostrano sempre più ricettivi. I contenuti di questo tipo diventano facilmente virali, vuoi perché nell’ultimo anno e mezzo di occasioni per uscire ce ne sono state poche, vuoi perché niente fa simpatia come mettere in imbarazzo il proprio papà o la propria mamma, anche quando si tratta di registi o attori che hanno all’attivo diversi premi Oscar e una reputazione tutta d’un pezzo. Basti pensare a Gwyneth Paltrow, che si lascia prendere in giro per le sue trovate bizzarre: «Poi si mette al lavoro, progettando altre uova vaginali e candele, anche candele al profumo di vagina, e più in generale profumi vaginali. Tutto dedicato alla vagina» la canzona ferocemente Apple.
La presa in giro dei genitori
Un’esperienza, quella dello sfottò al genitore, che non conosce confini, pur con tutte le sue declinazioni locali: i ragazzi italiani fanno commentare alle madri le versioni folli del nostro cibo che circolano su Internet, quelli di origine asiatica provano a entrare con le scarpe dentro casa per far infuriare i genitori, gli americani ballano al ritmo dell’ultima canzone diventata virale. TikTok incoraggia la pratica premiando i contenuti “familiari” all’insegna del riunirsi tutti insieme sulla stessa piattaforma, segno di come la tecnologia interviene a cambiare i rapporti intergenerazionali. Scommettiamo che d’ora in poi saranno i ragazzini a rimproverare i genitori perché passano troppo tempo al telefono?