Charlotte Cooper è stata una delle prime tenniste della storia. Ci sapeva fare: nella sua carriera ha vinto 5 volte Wimbledon e, soprattutto, è stata la prima donna a vincere un oro olimpico nella sua specialità.

A vedere le sue foto all’epoca in cui era all’apice della propria carriera, c’è da sbalordire nel constatare come abbia potuto raggiungere quei risultati. Cooper scendeva in campo abbigliata come noi oggi andremmo a un cocktail sul lago a tema Belle Epoque. Camicia, colletto inamidato e allacciato all’ultimo bottone, cravatta, gonna ampia e lunga fino a coprire le caviglie. La campionessa picchiava palline con una pesante racchetta di legno, e in alcune immagini la si vede addirittura indossare scarpe in cuoio con tanto di tacco.

Pensate a Charlotte Cooper e, un attimo dopo, ai tessuti sportivi di oggi, siano quelli indossati dai grandi campioni o quelli utilizzati dall’ultimo dei dilettanti della domenica mattina. E capirete quanto facile sia cogliere tutta l’immensa evoluzione che ha segnato la storia dell’abbigliamento sportivo.

BV Sport

L’intuizione di due medici

La storia dello sport è soprattutto una storia di performance che si migliorano di anno in anno. Velocità, forza, resistenza, capacità atletiche: ognuno di questi valori è cresciuto costantemente nel tempo, stabilendo la regola non scritta secondo la quale «un record è fatto per essere battuto». Per aiutare gli atleti a rispettarla, l’innovazione tecnologica dei capi sportivi è stata determinante.

Una pietra miliare in questo percorso innovativo è stata piantata nel 1989 da due medici vascolari, uno dei quali anche atleta: Michaël Prüfer, pluricampione mondiale e medaglia d’oro in discesa libera alle Olimpiadi Invernali di Albertville. Mettendo a frutto le proprie conoscenze sui meccanismi di circolazione sanguigna, i due perfezionano una calza a contenzione/compressione che migliora in modo significativo il recupero e la performance muscolare. Nasce così il sistema Booster Veines Sport, che diventa un brevetto e poi un’azienda: BV Sport.

Da allora, i principali club europei e i più prestigiosi atleti internazionali si affidano alla tecnologia dell’azienda. Nel 1998, per esempio, la Nazionale di calcio francese è la prima a usare le calze per il recupero BV Sport, create per i Mondiali che si tengono proprio in Francia e che (non a caso) vedono il trionfo della squadra di casa.

Dopo la calza, arriva il gambale. È il 2002 quando la velocista francese Odiah Sidibé (oro nella staffetta 4×100 agli Europei di Monaco) suggerisce ai suoi compagni di squadra di provare la tecnologia BV Sport. I risultati sono evidenti: prestazioni migliori, riduzione del rischio di lesioni, recupero più veloce. Ma chi corre chiede di non rinunciare a indossare gli scarpini a piedi nudi o con i propri calzini, e così l’azienda realizza il gambale Booster. Il cuore tecnologico del prodotto è nelle maglie a rigidità ed elasticità alternate, elemento che perfeziona in modo selettivo la compressione del polpaccio.

L’effetto è multiplo, e combina diversi fattori: il rispetto dell’anatomia e della fisiologia degli sportivi, l’ottimizzazione della biomeccanica muscolare in movimento, il miglioramento del ritorno venoso, la riduzione di vibrazioni e oscillazioni nocive e in generale del senso di affaticamento.

BV Sport

La nuova frontiera: SENSIL(R) INNERGY

La tecnologia delle maglie BV Sport è stata estesa ad altri prodotti, passando da calze e gambali a maglie, pantaloni e in generale ai tessuti utilizzati per l’abbigliamento degli sportivi. L’innovazione riguarda soprattutto i tessuti, utilizzabili in occasioni non soltanto competitive, in grado di apportare benefici al proprio stato di salute. L’ultima frontiera, al riguardo, si chiama SENSIL(R) INNERGY, ed è stata sviluppata dall’azienda NILIT.

Si tratta di una fibra di nylon 6.6, un filato che aumenta il benessere individuale utilizzando i raggi infrarossi lontani (FIR) grazie a un additivo minerale naturale integrato. SENSIL(R) INNERGY trasforma l’energia termica naturale del corpo umano in quel tipo di raggi, riflettendoli al corpo e causando un riscaldamento delicato che migliora l’elasticità muscolare e può aiutare a ridurre la formazione di cellulite.

Ciò spiega anche perché le applicazioni di SENSIL(R) INNERGY non si limitino al momento sportivo, e anzi trovino terreno fertile nella produzione di shaper, calzetteria e biancheria intima.