Giorgia Palmas e Filippo Magnini arrivano sul set di Donna Moderna ed è subito love is in the air. A tutti noi appare lampante che questa coppia di irresistibile beltà e talento è innamorata cotta. Filippo Magnini, 2 ori leggendari ai Mondiali per lo stile libero, spiega così quest’alchimia: «Giorgia e io siamo la dimostrazione che “chi si somiglia si piglia”. Siamo entrambi nati nel 1982 a pochi giorni di distanza, le nostre mamme sono insegnanti in pensione, lei ha un fratello, io una sorella, abbiamo lo stesso gusto per l’ironia e anche le nostre storie personali sono simili. La fortuna è esserci incontrati al momento giusto e con la maturità necessaria per far crescere una solida storia d’amore».
Tappa fondamentale di questa crescita è, lo scorso settembre, l’arrivo della piccola Mia, prima figlia per Filippo e secondogenita per Giorgia, conduttrice tv, mitica velina dal 2002 al 2004 e già mamma della dodicenne Sofia. «Siamo una squadra compatta e imbattibile» garantisce Filippo Magnini. Parola di campione.
Giorgia Palmas e Filippo Magnini sono i protagonisti del servizio di moda del numero di Donna Moderna in edicola. Guarda la gallery:
Cosa avete pensato l’uno dell’altro al primo incontro?
Giorgia «Era il 2018, a una festa di amici comuni. Non era un incontro programmato ma sapevo che Filippo aveva espresso il desiderio di conoscermi. Quando l’ho visto il mio primo pensiero è stato: “Wow, che bello!”».
Filippo «Ora dice così, ma quella sera stava sulle sue. Mi sono quindi ingegnato per organizzare una successiva uscita con gli amici. In quell’occasione mi sono fatto in quattro per piacerle: avevo già ben chiara l’idea: “Questa ragazza me la voglio sposare”».
Il primo bacio?
Giorgia «A Milano, dopo una cena insieme. Giravamo in macchina, saranno state le 2 di notte, e ci siamo fermati in piazza del Duomo. Una scenografia incredibile, non c’era nessuno, solo noi due ai piedi della gradinata. Anzi, io su un gradino e lui sotto. Bacio perfetto».
In cosa vi assomigliate e in cosa siete completamente diversi?
Giorgia «Come ha detto Filippo, il nostro retroterra e le nostre famiglie si assomigliano, ma aggiungo che abbiamo anche gli stessi principi morali, teniamo all’educazione, all’amicizia, alla correttezza. In cosa siamo diversi? Lui è uno sportivo, un cyberman. Ha costanza, determinazione e volontà da vendere. A me invece piace solo tenermi in forma, ma riconosco che, in questi tempi di palestre chiuse, avere un campione per casa è molto comodo. Spesso ne approfitto e lo uso come coach per la mia fitness domestica».
Siete entrambi reduci da un Covid natalizio, come ve la siete cavata?
Filippo «Fisicamente senza troppi problemi, ma mentalmente è stata dura davvero. Prima mi sono ammalato io, poi Giorgia, poi Mia (Sofia per fortuna era dal padre). Grazie a Dio abbiamo tutti avuto pochi sintomi, solo febbre e dolori muscolari, ma la preoccupazione per la piccola è stata tanta».
Come è cambiata la vostra vita con l’arrivo di Mia?
Filippo «Drasticamente, ma in meglio. La piccola Mia è il pezzo di puzzle che mancava. Volete la verità? Averla tra di noi ancora mi emoziona, guardarla nella sua mini perfezione mi pizzica gli occhi più del cloro. Ma sto cercando di smettere, non voglio che i primi ricordi di Mia siano di un babbo che la guarda e lacrima!».
Raccontateci le vostre dinamiche. In cucina chi sta?
Filippo «Di certo Giorgia è quella che ci passa più tempo, ma credo sia anche lei d’accordo che io ho più estro. Del resto la storia racconta che sia riuscito a conquistarla definitivamente con il favoloso tiramisù alla Magnini. La verità è che a me piace stare in cucina con lei, tagliare, sminuzzare, frullare, tritare. È bello persino bruciare le torte se Giorgia è con me».
Chi passa più tempo davanti allo specchio e chi, invece, sui social?
Giorgia «Io e io. Ma non per vanità: posto di frequente tutorial di trucco e quindi mi muovo spesso tra specchio e cellulare». (Giorgia non lo dice ma, con i suoi 1,8 milioni di follower, è un’influencer col botto).
Filippo «Posso essere sincero? Vivrei bene anche senza, ma essere sui social è ormai necessario se vuoi promuovere i tuoi progetti e avere un contatto diretto con i fan. Per esempio, sono mezzi utilissimi per far conoscere Remind, un progetto che mi sta molto a cuore. Un’idea nata con la complicità del mio coach Claudio Rossetto, del nutrizionista Luca di Tolla e di Mike Maric, campione del mondo di apnea: un tour tra le città italiane, con una/due giornate per avvicinare i ragazzi allo sport, anzi al nuoto visto che entrano in vasca con me. Un progetto, totalmente gratuito, rimandato per via del Covid ma che non vedo l’ora di riprendere».
Social sì e no per Sofia e Mia?
Giorgia «Social sì, ma con giudizio e con grande attenzione. Sofia per il momento ha solo un account di Tiktok privato ma è molto tecnologica grazie anche ai corsi sul digital che ha seguito a scuola. E questo è un bene: bisogna avere competenze per riconoscere le possibili insidie. Riguardo all’esposizione mediatica delle mie figlie, ho scelto la discrezione. Pochissime foto e, quelle poche, le faccio vedere a Sofia, chiedendole il permesso. Non critico chi espone se stesso e la propria famiglia in modo più massiccio: sono scelte, ma io preferisco tutelare (sino a dove posso) la privacy delle mie figlie».
Come festeggiate San Valentino?
Giorgia «Con le bambine e i nostri tre cani shih tzu, che sono anche loro una famiglia: mamma, papà e figlio, cioè Polpetta, Sansone e Cocco. Ma riusciremo anche in questo caso a ritagliarci un momento solo per noi due».
Ultima domanda: qual è la vostra canzone del cuore?
Filippo «Niente di pop, è il preludio N. 5 di Bach, che non è legato a un ricordo del passato ma a una promessa del futuro: è la musica che ci accompagnerà in chiesa il giorno del matrimonio. Volevamo già sposarci lo scorso anno ma la pandemia ha sparigliato le carte. Quest’anno ce la faremo. A tutti costi. Perché io questa ragazza me la voglio proprio sposare. Ah, l’ho già detto? Lo ridico».
Foto di Davide Nova — testi moda di Elena Banfi