Eccoci finalmente alla data tanto attesa: l’8 marzo, a 22 anni dalla prima messa in onda, arriva sugli schermi televisivi l’unico nuovo episodio della serie tv che tanto affascina il pubblico italiano (e non solo), tratto da uno degli ultimi romanzi di Andrea Camilleri, scomparso nel luglio del 2019: Il metodo Catalanotti. A farci compagnia ritroveremo Salvo Montalbano insieme alla storica “brigata” di sempre, ma attenzione: ci sarà anche l’ingresso di Antonia, una giovane poliziotta che farà vacillare il nostro Montalbano…
Viste le restrizioni causate dal Covid, la puntata si presenta come la migliore occasione per festeggiare la festa della donna. Qui vogliamo celebrare la creazione letteraria del maestro Camilleri con una carrellata di personaggi, citazioni e luoghi che ruotano intorno al famoso commissario.
A come Adelina, domestica tuttofare, famosa soprattutto per le sue capacità culinarie, tali da far cambiare spesso umore a Montalbano.
B come Beba, moglie di Mimì Augello, l’unica donna ad aver convinto il vice commissario al fatidico passo. Il figlio nato dalla loro unione, Salvo, è stato chiamato così in onore del padrino Montalbano.
C come Catarella, goffo e simpatico centralinista esperto di informatica che non azzecca un cognome (riportandoci alla comicità di Totò) e che non smette di sbattere contro la porta ogni volta che deve annunciare qualcuno in ufficio.
D come Debutto, avvenuto il 6 maggio 1999 su Rai2 con “Il ladro di merendine” tratto dal romanzo omonimo di Camilleri pubblicato nel 1996.
E come Episodi: il prossimo in onda, “Il metodo Catalanotti”, sarà il 37° della serie tv, appartenente alla quindicesima stagione.
F come Fiat Tipo grigia, l’auto “compagna” fedele di Montalbano fin dal primo episodio, presente in ogni perlustrazione e pedinamento.
G come Giuseppe Fazio, storico e fedele collega, famoso per la meticolosità nel condurre le indagini e i “pizzini” che tanto fanno infuriare Salvo.
I come Ingrid, l’amica svedese del commissario che compare per la prima volta nel 2000 come indiziata in “La forma dell’acqua” e poi fa capolino in diverse altre puntate: tra i due è scappato anche un bacio ma nulla di più.
L come Livia, compagna inossidabile di Salvo che, dall’inizio a oggi, è stata interpretata da tre attrici: Katharina Böhm, Lina Perned e Sonia Bergamasco.
M come Mimì Augello, collega e caro amico del commissario. Viene definito “fimminaro” per la sua impenitente indole a conquistare – e farsi conquistare – dalle donne, anche dopo il matrimonio.
N come ‘Ncasciata, la pasta al forno alla siciliana, una delle preferite da Montalbano e preparata da Adelina, ottima come piatto unico, in quanto piuttosto ricca, considerando la presenza di ragù, melanzane, uova sode, caciocavallo e prosciutto cotto (o mortadella).
O come Orlando, il grosso cane terranova, uno dei protagonisti dell’episodio “Il senso del tatto”, che il commissario, dopo la morte del proprietario, con atteggiamento dapprima diffidente e poi sempre più conquistato, decide di portare a casa.
P come Pasquano, storico medico legale, mancato nel 2018 (l’attore ha lasciato un vuoto così grande da non essere sostituito e da far celebrare il funerale anche nella serie), appassionato al gioco delle carte e ghiotto di cannoli siciliani al punto che Montalbano li utilizza per avere in anticipo informazioni riservate.
Q come Questura di Montelusa, uno dei luoghi meno amati dal commissario, dove spesso viene redarguito dal questore e invitato a prendersi meno libertà nello svolgimento delle indagini.
R come Ristorante “Enzo a mare”, uno dei luoghi preferiti di Salvo dove è solito gustare, preferibilmente in silenzio, un bel piatto di spaghetti ai frutti di mare.
S come Sellerio, la casa editrice che ha creduto nel genio letterario di Andrea Camilleri, pubblicando nel 1994 “La forma dell’acqua”, il primo romanzo con protagonista Montalbano. Il primo di una fortunata – e lunga – serie!
T come la Terrazza della casa a Marinella, con vista sul mare, dove Salvo ama cenare o bere il caffè meditando sulle ammazzatine e le camurrìe che si trova ad affrontare.
U come Universale, con riferimento alla serie che è stata venduta all’estero in oltre 65 paesi tra Europa e resto del mondo, ottenendo ovunque un grande successo di pubblico.
V come Vigàta, cittadina inventata dalla penna di Camilleri, dove si trova il commissariato, una sorta di Macondo nostrana, a metà strada tra la fantasia e la realtà.
Z come Zingaretti Luca, l’attore che ha dato corpo e voce al poliziotto siciliano, inconfondibile nel suo “Montalbano sono!”.