Non è mai troppo tardi per il matrimonio, anche a 70 anni. Il detto “l’amore non ha età” oggi più che mai trova rispondenza nella realtà italiana. Nel giro di 10 anni, nel nostro Paese è aumentato del 55,7 per cento il numero delle persone con più di 70 anni che hanno deciso di sposarsi o risposarsi, dopo il divorzio o dopo la dipartita del coniuge.
In 4 coppie su 5 gli uomini sono over 70
A convolare a nozze a una certa età sono soprattutto gli uomini, over 70 in quattro nuove coppie su cinque. Lo certificano le statistiche relative al periodo 2005-2015, pubblicate dall’Istat ed elaborate dall’agenzia di stampa Adnkronos. Gli innamorati più maturi vanno in controtendenza rispetto al trend generale, che invece mostra una riduzione del 21,5 per cento dei matrimoni, scesi nel decennio considerato da 247.740 a 194.377 (con il 2015 in leggera ripresa rispetto al 2014). Tra gli uomini che hanno scelto compagne molto più giovani, in 14 nel 2015 hanno trovato una partner sotto i 30 anni. Nessuna donna, invece, ha sposato un uomo al di sotto dei 30 anni.
Raddoppia il numero di sposi anziani
L’effetto combinato – l’aumento dei matrimoni di fidanzati agée e il calo del numero di nozze complessivo – ha spinto verso l’alto un altro indicatore: la quota degli sposi over 70 è raddoppiata, passando dallo 0,4 per cento del totale nel 2005 allo 0,8% per cento nel 2010. Il numero dei coniugi coi capelli bianchi è salito da 1.906 del 2005 a 2.967 del 2015. In particolare, le donne che hanno giurato eterno amore sono state 312 nel 2005 e sono diventate 535 dieci anni dopo (+71,5 per cento). Gli uomini avanti con gli anni che hanno detto “sì, lo voglio” sono passati da 1.594 a 2.432 (con un incremento del 52,6 per cento). E c’è chi parla di boom. È così?
Ma è vero boom?
Laura Arosio, sociologa del matrimonio, ricercatrice e docente all’università di Milano Bicocca, commenta le tendenze riscontrate dall’Istat: “I dati documentano un aumento dei casi. Ma userei cautela nel parlare di boom delle nozze in tarda età. I matrimoni tra over 70, rispetto a tutti quelli celebrati, non sono molti, né in relazione ai valori assoluti, né in percentuale. Siamo sotto la quota dell’1 per cento. Il matrimonio continua a riguardare prevalentemente le fasce di età più giovani e quelle intermedie”.
Attenzione, poi, alla doppia voce che compone il dato in crescita: “A determinare questo trend – spiega l’esperta – non sono tanto le prime nozze, quanto le seconde. Non ci sono più persone che si sposano per la prima volta alle soglie della vecchiaia, ma più anziani che si risposano. Fino a pochi decenni fa si trattava quasi sempre di persone vedove, ora si aggiungono coloro che hanno messo fine al matrimonio per vie legali. Aumentano i divorzi, aumentano anche i matrimoni bis”.
Aumentano anche le seconde nozze
Le seconde nozze, dice l’Istat, dal 2014 al 2015 hanno fatto segnare un +9 per cento, raggiungendo quota 33.579, cioè il 17 per cento dei matrimoni complessivi. Questo può aiutare a comprendere l’aumento dei matrimoni in età avanzata: mentre i celibi si sposano in media a 35 anni e le nubili a 32, i vedovi lo fanno a 70 e le vedove a 54. I divorziati ci riprovano in media a 53 anni, le divorziate a 46”. In gioco, spiega la sociologa, entrano “anche fattori socio-culturali” in una società che cambia. “Quello che si sta affermando è un diverso approccio, rispetto al passato, ai temi dell’affettività e della sessualità anche dopo i 70 anni. Sono inoltre migliorate le condizioni di salute, l’aspettative di vita si allunga”.
I più propensi a riprovarci a dispetto dell’anagrafe, si conferma, restano gli uomini. “Sono gli uomini a risposarsi più spesso rispetto alle donne – osserva Laura Arosio – Un’ipotesi è che essi, rimasti soli, siano meno autonomi, meno capaci delle donne nel gestire il quotidiano, la salute e anche le relazioni sociali”.
I matrimoni tra over 70 e badanti
L’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, l’associazione matrimonialisti italiani, ricorda che un fenomeno nel fenomeno sono “i matrimoni tra gli over 70 e le loro badanti”. “Viagra, chirurgia plastica, procreazione assistita – sostiene il legale – hanno stravolto gli schemi consolidati dell’Italia e la terza età sembra scomparire. La crescita delle seconde nozze va letta insieme ad altri dati significativi, le circa 90.000 separazioni e i 56.000 divorzi all’anno. Il 20 per cento dei divorziati ha più di 70 anni“. L’aumento vertiginoso dei matrimoni di anziani – continua Gassani – mette in risalto anche il tracollo delle nozze tra giovani. Cinquant’anni fa un ragazzo di 20 si accingeva a fare il ‘grande passo’ già al primo stipendio”. Oggi non è più cosi, “dal momento che alloggi proibitivi e lavoro precario sono tra le principali cause che frenano i matrimoni tra giovani”.