«Non chiamatemi stilista. Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno pret-à-portér, pronto per essere indossato». Così si autodefiniva Roberto Cavalli, che si è spento nella sua Firenze all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. Unanime il cordoglio del mondo della moda, che gli riconosce originalità e coraggio nell’aver saputo introdurre stili come quello animalier, di cui è stato considerato il maggiore interprete.
Roberto Cavalli: scomparso il “Re dell’animalier”
Roberto Cavalli era nato a Firenze e nella sua Firenze aveva voluto la sede della sua azienda, ma la sua fama aveva oltrepassato i confini italiani fin dagli anni ’70. Famoso per i suoi look animalier, era stato incoronato “re dell’animalier” dal New York Times che ora, alla notizia della sua morte, lo ricorda in prima pagina. Ma lo stilista era stato in grado anche di dare nuovo slancio al denim: «Ha rimesso in pista il jeans quando le donne non lo mettevano più ed è stato il solo stilista capace di vestire le donne in total animalier senza renderle volgari», commenta adesso Nicola Santini, giornalista e volto tv, esperto di mondanità e galateo.
Roberto Cavalli: uno stile inconfondibile e moderno
In pubblico compariva con gli immancabili occhiali da sole scuri, in abiti scuri, ma le “sue” top model (tra le quali Naomi Campbell e Cindy Crawford) non sono mai passate inosservate con i loro look sfarzosi ed eccentrici. «Roberto Cavalli è stato un creativo in grado di liberare la moda dalle convenzioni borghesi e ancora di più dalle convinzioni borghesi», sottolinea ancora Santini. Uno stilista dalla grande creatività che, dopo gli esordi negli anni ’70, ha saputo evolversi negli anni ’80 e ’90 con nuovi marchi, come Just Cavalli, lanciata prima del nuovo millennio e dedicata a uomo e donna. O come RC Menswear, pensata per una clientela esclusivamente maschile.
Dagli esordi al mondo degli accessori
Nato il 15 marzo 1940 a Firenze, dopo aver studiato all’Istituto statale d’arte del capoluogo toscano, aveva sperimentato una tecnica di stampa su tessuti di pelle. Nel 1970 la sua prima collezione di moda a Parigi, poi l’apertura della prima boutique a Saint-Tropez, a cui sono seguiti notorietà e apprezzamento in tutto il mondo. All’abbigliamento aveva poi affiancato la creazione di accessori, dagli orologi agli occhiali da sole, senza escludere biancheria intima e da mare. Sul suo account Instagram si ricorda la sua vita vissuta intensamente e con amore (A life lived with Love), insieme al forte legame con la natura e con la sua famiglia.
La vita privata e le sorti dell’azienda
Malato da tempo, è scomparso a 83 anni, lasciando l’amata compagna Sandra, con cui ha condiviso gli ultimi 15 anni di vita, e i 6 figli, dei quali Giorgio è il più piccolo, nato poco più di un anno fa. Dopo aver tenuto le redini della sua azienda per oltre 30 anni, nel 2015 l’aveva ceduta al fondo d’investimento italiano Clessidra. Il marchio è poi stato acquistato nel 2019 da Vision Investments, a sua volta parte del gruppo DICO e riconducibile a Hussain Sajwani, imprenditore degli Emirati Arabi Uniti, già presidente della società immobiliare Damac.
Il cordoglio del mondo della moda
Moltissimi i messaggi di cordoglio che sono arrivati alla notizia della scomparsa di Cavalli. Tra i primi c’è stato quello del collega Giorgio Armani. Su X lo stilista ha scritto: «Non posso immaginare una visione della moda più distante dalla mia di quella di Roberto Cavalli. Nonostante ciò ho sempre avuto un enorme rispetto per lui. Roberto Cavalli è stato un vero artista capace di trasformare fantasie in abiti seduttivi». Molti anche i vip che hanno ricordato Cavalli, come Simona Ventura («Buon viaggio Roberto Cavalli. Testimone di un tempo glorioso in cui ci siamo tanto divertiti e, nell’arte e nella moda, battevamo tutti! Mi mancherai. Grazie»), Lorella Cuccarini («Che dispiacere. Riposa in pace Roberto») e Barbara D’Urso («Roberto Cavalli è stato un’icona di stile simbolo della moda italiana. Un mito assoluto che con le sue creazioni ha scritto la storia della nostra società»). Tra i politici che lo hanno ricordato, invece, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il Governatore della Regione Liguria e quello della Toscana, Toti e Giani, oltre al concittadino Matteo Renzi.