Originale a partire dal nome, Amanda. Sorriso dolce, grandi occhi azzurri che bucano lo schermo. Un talento istintivo che, già a 19 anni, l’ha fatta emergere nel cast di Summertime, la serie che racconta amicizie e amori dei 20enni nelle estati romagnole (3 stagioni dal 2020 su Netflix).

Amanda Campana, 27enne attrice in ascesa premiata l’anno scorso con RB Casting – Miglior giovane interprete italiano per il film Suspicious Minds di Emiliano Corapi, è una ragazza che segue se stessa senza farsi tentare dall’omologazione. Vive «felicemente single», come dice lei, a Monza dov’è cresciuta, senza urgenza di trasferirsi a Roma come tutti gli aspiranti attori. Certe sue necessità non sono negoziabili: gli amici di sempre, una città a misura d’uomo, il parco vicino a casa e, perché no, anche il Gran Premio di Formula 1 d’inizio settembre. «Una passione nata dall’algoritmo di Instagram» ride. «Seguendo il pilota Lewis Hamilton, come campione e vegano, ho iniziato a interessarmi anche alle gare. È il mio guilty pleasure: un momento di divertimento, di sollievo dalle brutte notizie, anche se non significa che mi volti dall’altra parte».

Intervista ad Amanda Campana

Il 28 novembre sarà sul grande schermo in Il corpo, thriller di Vincenzo Alfieri con Giuseppe Battiston, dopo la presentazione al Torino Film Festival (il programma completo su (torino filmfest.org). Interpreta la giovane amante di un uomo (Andrea Di Luigi) sospettato di aver ucciso la moglie (Claudia Gerini).

Cosa l’ha attratta della storia? «Mi piacciono molto i thriller e mi piaceva l’approccio del regista. Girarlo è stato meglio di quanto mi aspettassi, vederlo meglio ancora! Sono riuscita a guardarlo da spettatrice, dimenticandomi di me, e ne sono uscita emozionata e fiera. La mia palestra è il set, soprattutto se lavori con attori come Battiston, Gerini e Di Luigi».

L’esordio con Summertime

Ha iniziato a recitare subito dopo il liceo. Com’è successo?

«Sembrerà strano, ma non ho mai sognato di fare l’attrice. Ho fatto il liceo artistico e una scuola da truccatrice, ho conosciuto fotografi e anche posato come modella. Poi mi hanno proposto di fare il provino per Summertime: mi sono ritrovata casualmente nel posto giusto al momento giusto, e mi hanno presa».

Era emozionata a quella prima esperienza?

«Era il periodo subito dopo il lockdown, quindi era tutto un po’ strano, con ancora quelle misure che impedivano di frequentare liberamente gli altri attori fuori scena. E all’inizio ho avuto la sindrome dell’impostore: vedevo negli altri ragazzi una fame di riuscire che io, col mio percorso non lineare, non avevo mai provato. Mi sembrava di rubare un posto che spettava ad altri. Ora sono felice di aver potuto scoprire quella che oggi è la mia passione e, su quel set, sono nate anche delle belle amicizie con Coco Rebecca Edogamhe e Sara Mondello».

Come ha imparato a credere nel suo talento?

«Tenendo duro, e poi grazie a una psicoterapia. L’avevo iniziata da adolescente perché soffrivo di attacchi di panico e disturbi alimentari, l’ho ripresa di recente. È un lavoro su se stessi che consiglierei a tutti. Con l’arrivo di altri ruoli e del premio RB Casting, l’anno scorso nella sezione Alice nella città della Festa di Roma, ho guadagnato più sicurezza. Ora mi godo ogni esperienza e anche l’indipendenza che mi sono conquistata. Sono andata a vivere da sola, restando a Monza, mentre i miei si sono trasferiti, mio padre a Milano e mia madre a Savona. Sono separati».

La passione per la Formula 1 e la pole dance

Ha ereditato da loro la vena creativa?

«Mia madre è una designer e sicuramente mi ha tra-smesso l’indole creativa. Mio padre lavora in banca e cercava di spingermi a studiare economia, però non è mai stato pressa te. Entrambi temevano le incertezze di questo mestiere, ma mi hanno lasciata libera di provare e a volte penso che abbiano creduto in me più di me, visto che mi hanno sempre sostenuta. Oggi con papà condivido l’interesse per la Formula 1, siamo anche andati insieme all’ultimo Gran Premio di Monza, credo che a lui abbia fatto molto piacere visto che anni fa era l’unico a seguirla in famiglia».

È anche appassionata di pole dance.

«Durante i mesi passati a Marina di Ravenna per Summertime, mi aveva colpito un video del rapper Lil Nas X in cui scen-deva verso l’inferno con la pole dance e, visto che avevo un po’ di tempo libero, ho cercato una scuola in zona. È stato amore alla prima lezione, pure un modo di scaricare la tensione di quel periodo e della pandemia. Ho continuato, sono diventata anche istruttrice».

L’amore secondo Amanda Campana

Nuovi progetti?

«Sto partendo per la Toscana per girare una commedia romantica, di cui non posso parlare. Sono contenta, una storia così non l’avevo ancora interpretata».

La desidera anche fuori scena?

«Al momento sono felicemente single, ma in futuro sì, mi piacerebbe costruire una famiglia e una vita un po’ più da “Mulino Bianco”».

Amanda Campana in
una scena del thriller Il corpo, al cinema dal 28 novembre dopo l’anteprima al Torino Film Festival.
Amanda Campana in una scena del thriller Il corpo, al cinema dal 28 novembre dopo l’anteprima
al Torino Film Festival.